Aversa, scontro su ritardi per cittadinanza a Segre. D’Angelo: “Chi pazzea cu’ ‘e creature…”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – “Chi pazzea cu’ ‘e creature si sporca di pupù”. Con questa frase tratta da un vecchio detto di saggezza popolare, Eugenia D’Angelo descrive il comportamento di certi consiglieri comunali – che, a suo avviso, pur di apparire “sparano fesserie” – e fa chiarezza sulla vicenda del ritardo della concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, superstite e testimone dell’Olocausto. – continua sotto –

A determinare la reazione di D’Angelo sono state le ultime dichiarazioni del consigliere comunale Mariano Scuotri che afferma, senza mezzi termini, che ci sarebbero responsabilità su questo ritardo, segnalato tra l’altro dalle associazioni che avrebbero proposto della concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita. Pur avendo già chiarito la vicenda proprio attraverso le colonne di Pupia, la consigliera D’Angelo, presidente della commissione consiliare Affari Generali, è nuovamente intervenuta attraverso un commento al post relativo alle dichiarazioni di Scuotri.

«Purtroppo – scrive D’Angelo – mi occorre fare una puntualizzazione alle farneticazioni estive di un giovane consigliere comunale che, pur essendo in Costa Smeralda, non trova di meglio da fare che sparare fesserie. Ora quando le farneticazioni si risolvono in miseri attacchi personali, è mio costume non rispondergli perché, come afferma la antica saggezza popolare, “Chi pazzea cu’ ‘e criature se sporca ‘e pupù”. Ma quando le farneticazioni riguardano atti amministrativi, e responsabilità, allora occorre, nostro malgrado, chiarire. La proposta esaminata in Commissione Affari Generali era solo una richiesta del gruppo consiliare “La politica che serve”: non era una proposta di delibera di Consiglio comunale regolarmente firmata dal sindaco e/o dall’assessore al ramo. Se in qualità di presidente avessi voluto fare ostruzionismo o essere ostativa avrei richiesto la proposta di delibera e non avrei ammesso alla discussione una semplice richiesta firmata da un gruppo consiliare. La richiesta è stata approvata all’unanimità e il verbale è stato depositato in segreteria, almeno dalla metà di marzo 2022».

«A questo punto, il sindaco e/o l’assessore al ramo – sostiene D’Angelo – avrebbero dovuto predisporre la proposta di delibera da sottoporre all’approvazione del Consiglio. La proposta di delibera, così predisposta, doveva essere poi trasmessa al presidente del Consiglio, Carmine Palmiero, per essere inserita all’ordine del giorno della prima seduta consiliare utile”. Infine, la presidente della commissione ricorda: “Anche nel caso in cui la Commissione Affari Generali non avesse esaminato la richiesta del gruppo consiliare (esame avvenuto in tempi rapidissimi, a dimostrazione che il presunto ostracismo di alcuni presidenti di commissioni è frutto del solleone agostano), il sindaco e/o l’assessore competente avrebbero potuto chiedere il Consiglio comunale sul punto, trascorsi 10 giorni». – continua sotto –

«Quindi, di che parliamo? Se il sindaco e/o l’assessore – sottolinea la consigliera che da tempo ha preso le distanze dalla maggioranza insieme ai cosiddetti “dissidenti” – non hanno predisposto la delibera, il presidente del Consiglio comunale che può fare? Se i cosiddetti “promotori”, non conoscono nemmeno il regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale; se fanno richieste solo per ‘apparire’ e poi le dimenticano nel cassetto, perché in fondo sono poco interessati alla faccenda; sono problemi strettamente inerenti alla loro incoerente e iperattiva apparenza politica priva di sostanza».

«E allora – conclude D’Angelo – che avessero il coraggio di dire alle associazioni che hanno richiesto la cittadinanza onoraria per Liliana Segre che, semplicemente, lo avevano dimenticato, senza cercare di scaricare le proprie responsabilità su altri».

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