Aversa – Assegni di cura, di Santo: “2,4 milioni per coprire l’annualità 2020”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – La Regione Campania su richiesta dell’Assessore alle Politiche sociali, Luigi Di Santo, assegna all’Ambito C06 un’ulteriore risorsa di 165.333 euro per finanziare gli assegni di cura annualità 2020. “Con la cifra stanziata dalla Regione di 1 milione e 821.296,52 euro, a cui vanno aggiunti altri 350mila euro da me proposti e approvati da tutto il Tavolo di Coordinamento, e con l’ultimo residuo di 165.333 concesso dalla Regione pochi giorni fa, – ha dichiarato il componente dell’esecutivo guidato dal sindaco Alfonso Golia – disponiamo di circa 2 milioni e 400mila euro. Cifra tale da coprire per quasi 12 mesi tutti gli utenti gravissimi (202). Un risultato straordinario raggiunto attraverso un lavoro incessante e costruttivo senza farsi intimidire da pressioni di ogni tipo”. – continua sotto –

E di pressioni Di Santo ne ha avute e ne sta avendo in un terreno minato com’è quello delle politiche sociali, soprattutto in questo momento dove si sta finalizzando l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La notizia positiva dell’ulteriore finanziamento è stata data in occasione del primo giorno di concertazione per il nuovo piano di zona da presentare entro metà giugno. Erano presenti 20 associazioni. Ci sarà nei prossimi giorni un incontro con i sindacati e un ultimo incontro di sintesi con il Terzo Settore. Qualche giorno fa l’Ambito Socio Sanitario C06, che comprende ben nove comuni dell’Agro Aversano, è stato ammesso al finanziamento per quasi 40mila euro, il risultato migliore in Campania, per un progetto proposto sempre da Di Santo per finanziamento Pnrr Inclusione e Coesione per l’annualità 2022 in risposta all’avviso messo a bando dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del febbraio 2022.

“La linea di investimento – spiega l’assessore – riguarda i percorsi di autonomia per persone con disabilità con particolare attenzione alle condizioni abitative e lavorative con il coinvolgimento degli enti del Terzo settore per la predisposizione di team di elevata professionalità per il supporto formativo. Il progetto prevede anche l’utilizzo di beni confiscati”. “Nei giorni scorsi, – continua Di Santo – insieme a Cristina Accardo, coordinatrice dell’Ambito C6, ho partecipato alla costituzione del ‘Protocollo operativo per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne e i minori” proposto dalla Procura di Napoli Nord. Oltre al nostro Ambito hanno aderito gli altri della Provincia di Caserta e quelli della provincia di Napoli, le Questure di Napoli e Caserta, i comandi provinciali dei Carabinieri di Napoli e Caserta, le Asl di Napoli 2 e di Caserta, Gli Uffici scolastici provinciali di Napoli e Caserta, l’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, la Rete Dafne e altre realtà sociali”.

Gli obiettivi dell’importante protocollo sono favorire l’emersione del fenomeno e attivare iniziative per facilitare la raccolta delle denunce; assicurare assistenza e protezione alla vittima creando percorsi di accoglienza; interventi integrati e multidisciplinari per farsi carico delle esigenze immediate della vittima ma anche per perseguire l’autore del reato. “Abbiamo inserito nel Piano di zona 2020 – continua di Santo – importanti fondi per sostenere iniziative come queste. Sosteniamo ogni azione, in ogni modo, di contrasto delle violenze sulle donne e i minori. Abbiamo recuperato, per il contrasto alla violenza di genere, risorse non spese in precedenza per 48mila euro”. – continua sotto –

Su proposta del Comune Aversa, insieme ad altri due comuni dell’Ambito C06, Carinaro e Orta di Atella, inoltre, si è registrata l’adesione alla sperimentazione “CareLeavers 2021”. “Il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali con il decreto Piano Povertà 2021-2023 – ha spiegato Di Santo – propone un programma in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’Autorità giudiziaria. Il progetto CareLeavers rappresenta l’opportunità per i neomaggiorenni accolti attualmente nelle strutture di essere accompagnati nell’autonomia attraverso la creazione di supporti necessari per consentire loro di costruirsi gradualmente un futuro e di diventare adulti dal momento in cui escono dal sistema di tutele. Un progetto che vuole affrontare le fragilità di una fase della vita molto complessa e resa più complicata dalle singole vicende di disagio sociale”.

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