Ospedale Aversa, la produttività del reparto di Ortopedia superiore alla media regionale

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Ancora risultati positivi per la Unità Operativa Complessa di Orto-Traumatologia del presidio ospedaliero “Moscati” diretta dal dottor Achille Pellegrino (nella foto). – continua sotto – 

I dati aziendali ufficiali definitivi per l’anno 2021, nonostante le ben note criticità legate alla pandemia di Covid-19, confermano la migliore performance dell’ultimo decennio, eccezionale sia in termini di efficacia che di efficienza: oltre 1300 pazienti ricoverati, di cui 1030 in regime di ricovero ordinario con 989 pazienti chirurgici, e 273 in regime di ricovero in “day surgery” con 272 pazienti chirurgici, per un complessivo 96% di pazienti chirurgici: il rimborso totale da parte della Regione Campania sarà di oltre 5 milioni e 640mila euro per il nosocomio normanno.

Gli indici di produttività sono nettamente superiori a quelli di riferimento regionali: il peso totale è stato di 1,65, quello medio di 1,60 mentre il peso medio chirurgico di 1,65; le giornate di degenza sono state 4347 con una degenza meda di 4,22 giorni, il tasso di utilizzo dei posti letto è stato del 92%. Oltre il 50% gli interventi di chirurgia ad alta complessità e definiti di “Chirurgia Ortopedica Maggiore”, oltre 300 le fratture del collo del femore nei pazienti over 65 trattate chirurgicamente, circa 180 gli impianti protesici di anca e ginocchio.

Tutto ciò è stato possibile grazie ad un’azione sinergica e certosina della direzione strategica dell’Asl Caserta, col direttore generale Ferdinando Russo, il direttore amministrativo Amedeo Blasotti e il direttore sanitario Marco De Fazio, in piena sintonia con la direzione sanitaria del nosocomio nelle vesti della dottoressa Stefania Fornasier e, ovviamente, della Orto-Traumatologia diretta dal dottor Achille Pellegrino. – continua sotto – 

Più che rosee anche le prospettive future per lo stesso reparto: il recente arrivo della “Dexa”, infatti, per l’ambulatorio “Fracture Liaison Service”, dedicato ai degenti affetti da fratture da fragilità, altro tassello fortemente voluto dalla direzione strategica e già attivo in Orto-Tramatologia, completerà  il percorso organizzativo secondo modelli elaborati sia a livello internazionale dall’International Osteoporosis Foundation (Iof) sia a livello nazionale dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot) per screenare i pazienti con fratture da fragilità.

Il progetto “F.l.s.”, insieme al monitoraggio dei pazienti con fratture da fragilità tramite un database e una cartella clinica informatica “F.l.s.” già elaborata e utilizzata dal personale di Orto-Traumatolgia, avrà come obiettivo finale, così come riassunto efficacemente dal programma dell’Iof denominato “Capture the fracture”, quello di evitare le rifratture, monitorando i pazienti in modo attento e controllato, per impedire il cosiddetto “treatment gap”.

In tal modo, il “paziente fragile”, sia “anziano” che “grande anziano”, potrà beneficiare di cure che assicurino il ritorno a compiere gli atti quotidiani della vita quo ante l’evento fratturativo e una minore incidenza di complicanze, di aggravamenti di condizioni cliniche pregresse già compromesse e, soprattutto, di rifratture.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico