Aversa, Ospedale “Moscati” al collasso: il deputato Buompane interroga il ministro Speranza

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Arriva in parlamento la situazione dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa grazie al deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Buompane che ha preso carta e penna per scrivere una interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Salute, Roberto Speranza, con l’intento di conoscere come il governo centrale intende intervenire per non far collassare definitivamente uno dei presidi ospedalieri tra i primi in Regione Campania e, ovviamente, anche tra quelli della provincia di Caserta.

«Il presidio ospedaliero Moscati – scrive il parlamentare pentastellato nell’atto ispettivo – è un ospedale a gestione diretta di Aversa che dispone di 288 posti letto e che fa parte dell’Asl di Caserta e da molto tempo è afflitto da gravi problemi. Il sindacato dei sanitari (il riferimento è alla Fials, ndr) ha già evidenziato le carenze in una nota inviata al direttore sanitario del presidio Stefania Fornasier e al sindaco di Aversa Alfonso Golia», ma poco o nulla è cambiato. Unica attività della politica aversana, la convocazione di un consiglio comunale aperto, chiesto dalle opposizioni (primo firmatario il capogruppo consiliare dissidente del Partito Democratico Paolo Santulli), che è stato convocato per il pomeriggio del prossimo 25 maggio. Una seduta alla quale sono stati invitati a partecipare i sindaci degli altri diciotto comuni dell’Agro Aversano, gli operatori sanitari e le associazioni di categoria.

Buompane, partendo sempre dal documento dei sanitari rappresentati dalla Fials continua: «il Pronto Soccorso, con i suoi numerosi accessi annui, si ritrova spesso con solo due dirigenti medici per turno; i pazienti che necessitano di dialisi, dato il numero esiguo di personale medico, 2 unità presenti, trovano riscontro solo nel turno antimeridiano. L’Unità operativa di Gastroenterologia ha dovuto tagliare i posti letto da 12 ad 8 unità e i Day Hospital da 2 ad 1, senza annoverare che quasi tutte le unità operative del presidio hanno un numero limitato di personale del comparto (infermieri, oss, tecnici sanitari ed altri) con una diminuzione evidente della qualità dell’assistenza per i pazienti, e turni massacranti per gli operatori; la nuova Unità operativa di Gastroenterologia, tra l’altro inaugurata meno di due anni fa con uno stanziamento di 200mila euro circa di risorse pubbliche, rischia ora la chiusura per mancanza di personale medico».

Insomma, una situazione più che grave, soprattutto se si tiene che al presidio ospedaliero di Aversa fanno capo non solo i cittadini aversani e dell’Agro, ma anche quelli dell’hinterland settentrionale partenopeo che preferiscono recarsi ad Aversa piuttosto che nei nosocomi del proprio territorio. Nonostante quanto accade sia noto e sotto gli occhi di tutti, e nonostante un allarme da parte del sindacato di categoria, «la direzione dell’Asl di Caserta – continua Buompane – predilige destinare i nuovi assunti con una logica strana, in ospedali dove il numero dei lavoratori è già sufficientemente numeroso, ma molto inferiore per numero di accessi di pazienti di Pronto Soccorso, e di posti letto rispetto al presidio ospedaliero di Aversa». E, a proposito di pronto soccorso, quello del Moscati accoglie un numero di pazienti annuo che è secondo solo al Cardarelli di Napoli. Un particolare che evidenzia, una volta di più, l’importanza del presidio ospedaliero normanno dove non si è riusciti a garantire nemmeno un drappello di pubblica sicurezza con la conseguenza che gli operatori sono lasciati alla mercè di esagitati che spesso danno in escandescenza.

Nei giorni scorsi l’Asl di Caserta ha reso noto la bozza di atto aziendale con la quale, però, non sono state fornite rassicurazioni in relazione al presidio sanitario di Aversa. Da qui la decisione dell’esponente del Movimento 5 Stelle casertano di presentare una interrogazione parlamentare al ministro della Salute Speranza, stante anche il silenzio della Regione Campania in proposito, «per sapere se sia a conoscenza dei fatti e quali iniziative, per quanto di competenza, voglia adottare al fine di assicurare la dovuta assistenza sanitaria ai cittadini, scongiurando l’interruzione della continuità assistenziale e di emergenza data anche dalla carenza di personale». Per rendersi conto delle condizioni del Moscati basterebbe già solo transitarvi davanti per intuire lo stato di abbandono in cui versano anche gli esterni del nosocomio.

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