Ucraina, Russia intensifica attacchi nel Donbass. Lavrov: “Escluso utilizzo armi nucleari”. Assalto ad acciaieria di Mariupol

di Redazione

Sta iniziando una “nuova fase” della “operazione speciale” russa in Ucraina. Lo ha confermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, riferendosi all’offensiva nel Donbass. “Sta iniziando una nuova fase di questa operazione e sono sicuro che sarà un momento molto importante dell’intera operazione speciale”, ha detto Lavrov a ‘India Today’, ribadendo che l’operazione delle forze russe mira “alla completa liberazione delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk“. Lavrov ha poi sottolineato che la Russia non sta valutando la possibilità di utilizzare armi nucleari in Ucraina. “Solo armi convenzionali”, ha risposto Lavrov quando gli è stato chiesto se la Russia stesse considerando l’ipotesi di usare di armi nucleari in Ucraina. – continua sotto – 

“La vera ragione” della guerra in Ucraina va ricercata nel fatto che i Paesi occidentali hanno “violato le promesse alla leadership russa e hanno iniziato a spostare la Nato verso est dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica“, sostenendo che fosse “un’alleanza difensiva e non un minaccia alla nostra sicurezza”. Secondo il capo della diplomazia di Mosca, l’attuale situazione in Ucraina è il risultato diretto del desiderio degli Stati Uniti e dell’Occidente di dominare il mondo. “Gli eventi attuali hanno origine negli Stati Uniti e nel desiderio dell’Occidente di governare il mondo. Volevano mostrare al mondo che non ci sarebbe stata multipolarità, solo unipolarità, e hanno creato un trampolino (l’Ucraina, ndr) contro di noi ai nostri confini. Hanno pompato armi in Ucraina”.

La Russia sta “sistematicamente attuando” i piani per la liberazione di Donetsk e Luhansk, ha confermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che oggi ha parlato in occasione di una riunione del consiglio del ministero, dopo giorni in cui si erano di nuovo intensificate le voci su suoi presunti problemi di salute. “Nel corso dell’operazione militare speciale l’Esercito russo sta attuando i compiti identificati dal comandante in capo supremo. – ha detto Shoigu – Il piano per la liberazione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk viene attuato sistematicamente e sono prese le misure per ripristinare la vita normale”. Il ministro ha poi sottolineato “il coraggio e l’eroismo” dimostrato dai militari nell’operazione in Ucraina.

Intanto, si intensifica la battaglia per la conquista del Donbass nel 55esimo giorno di guerra tra Ucraina e Russia. L’esercito di Mosca sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri nella parte orientale del Paese nell’ambito di quella che ha definito “una nuova fase della guerra”, ha reso noto lo Stato Maggiore ucraino. In una nota l’esercito di Kiev ha riferito che le forze russe hanno cercato di sfondare le difese dell’Ucraina lungo quasi l’intera linea del fronte. – continua sotto – 

Ed è iniziato l’assalto all’Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati assieme ai militari ucraini almeno mille civili. “I nazionalisti dell’Azovstal a Mariupol” non hanno deposto le armi e non si sono arresi. Ma l’obiettivo delle milizie popolari filo-russe è quello di ”liberare il prima possibile” l’acciaieria, ha detto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, secondo il quale nello stabilimento potrebbero essere presenti anche mercenari provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Romania.

Mosca ha lanciato un nuovo ultimatum. “Tenendo conto della situazione catastrofica presso l’impianto metallurgico Azovstal”, a Mariupol, le forze armate russe “guidate da principi puramente umani” rinnovano l’ordine “ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri” di deporre le armi e dichiarare il cessate il fuoco dalle ore 12 (ora di Mosca) del 19 aprile. “A tutti coloro che depongono le armi è garantita la conservazione della vita”, si legge in una nota del ministero della Difesa della Federazione russa.

Il governo russo ha annunciato oggi l’apertura di tre corridoi umanitari per evacuare l’acciaieria Azovstal di Mariupol. In una nota pubblicata sulla sua pagina web, il ministero della Difesa di Mosca ha spiegato che la decisione è stata adottata “davanti alla situazione catastrofica” nell’acciaieria e “seguendo principi puramente umanitari”. Il ministero ha spiegato che ognuno dei convogli sarà formato da 30 autobus e veicoli e dieci ambulanze e ha chiesto al governo di Kiev di “dimostrare prudenza e di dare le istruzioni opportune ai miliziani perché mettano fine alla resistenza”. – continua sotto – 

Sui suoi canali social il Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) scrive che “gli occupanti vogliono radere al suolo lo stabilimento Azovstal a Mariupol, dove i nostri combattenti si stanno difendendo”. Sbu diffonde l’intercettazione di una conversazione telefonica di un militare russo, che parla della decisione della leadership militare di Mosca di sganciare bombe da tre tonnellate su Mariupol assediata. “Gli occupanti – sottolinea lo Sbu – non si lasciano scoraggiare nemmeno dal fatto che i civili si siano rifugiati nell’impianto”.

Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, denuncia che i russi starebbero prendendo di mira anche le aree residenziali intorno allo stabilimento. Invece di concentrarsi sull’impianto, che funge da roccaforte dei restanti difensori ucraini della città, i russi avrebbero colpito i quartieri residenziali. Oleksandr Motusyanyk, portavoce del ministero della Difesa, ha comunicato che l’esercito russo sta conducendo l’offensiva nelle regioni di Kharkiv, Luhansk e Donetsk. Stando alle sue parole, lo scopo principale del nemico è di prendere il controllo delle regioni di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio terrestre di collegamento con la Crimea.

Nella notte le sirene hanno suonato in quasi tutto il Paese. Diverse esplosioni sono state sentite a Mykolaiv, a est di Odessa, causando una decina di feriti, mentre tre persone sono state uccise e 15 ferite, tra cui un 14enne, nel bombardamento della città di Kharkiv, secondo funzionari ucraini. “I missili sono caduti proprio davanti alle case, nei parchi giochi per bambini e vicino ai centri di aiuto umanitario”, ha detto il governatore della regione, Oleh Syneyhubov, che ha accusato l’esercito russo di aver attaccato i civili.

Due treni sono intanto stati messi a disposizione dalle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) per evacuare i civili da Donetsk e Luhansk, nel Donbass. Lo ha reso noto Ukrzaliznytsia sul suo canale di Telegram dopo che la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk aveva annunciato che per oggi non era possibile garantire alcun corridoio umanitario dalle città assediate dai russi. ”State attenti alla stazione e andate ai rifugi al primo allarme. Prendetevi cura delle vostre famiglie e mandatele in salvo su rotaia!”, spiegano le ferrovie ucraine.

La città di Kreminna è “sfortunatamente sotto il controllo degli orchi” russi, ha denunciato il governatore della regione di Luhansk, Sergei Haidai, mentre il capo dell’amministrazione militare della città, Oleksandr Dunets, ha riferito che “i combattimenti continuano in periferia”. Quattro persone sono morte, uccise dai colpi russi, mentre cercavano di scappare, ha reso noto l’esercito ucraino. Kreminna si trova a una cinquantina di chilometri a nordest di Kramatorsk, capoluogo del Donbass.

Le forze ucraine hanno colpito un villaggio russo al confine. Lo ha denunciato il governatore della provincia di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, sostenendo che tre persone sono rimaste ferite. Nei giorni scorsi la Russia ha denunciato più volte attacchi russi oltreconfine. Nessun commento per ora da parte ucraina.

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