Agro Aversano, LeS: “Grave carenza organico Questura, difficile assicurare ordine pubblico”

di Nicola Rosselli

In provincia di Caserta, e in special modo nell’Agro Aversano, sarà più difficile assicurare l’ordine pubblico, controllo della “malamovida” compresa. A lanciare l’allarme il segretario provinciale del sindacato di polizia Libertà e Sicurezza (LeS) Polizia di Stato che è già intervenuto numerose volte sul tema. – continua sotto –

Un allarme dovuto soprattutto alla grave carenza di organico della Questura che potrebbe essere acuita in vista della riorganizzazione annunciata. «Siamo venuti a conoscenza – si legge in una nota di Les – di una bozza per la riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell’Amministrazione della pubblica sicurezza dalla quale si sono rilevati dati preoccupanti in merito alla probabile nuova pianta organica della questura di Caserta e degli Uffici distaccati».

Analizzando la bozza sembrerebbe che la nuova pianta organica della questura di Caserta sarà addirittura ridotta, ovvero, si passerebbe dalle attuali 653 unità, di cui 47 del ruolo tecnico, (dati al 31.08.2021) a 644 unità totali, ben 9 in meno che si sommano ai 47 del ruolo tecnico non impiegabili in servizi operativi. Preoccupanti per il sindacato di polizia, le situazioni dei Commissariati distaccati, in particolar modo quella del Commissariato di Aversa, che subirà una vera involuzione e cioè passerebbe dalle attuali 66 a 61 unità, ma il taglio significativo è quello che interessa il ruolo Assistenti ed Agenti che passerebbe dalle attuali 41 a 30 unità, mentre il ruolo Sovrintendenti – spiegano nella nota – passerebbe dalle attuali 12 a 14 unità, solo il ruolo Ispettori avrebbe un aumento passando dalle attuali 6 a 15 unità.

«Questa eventuale nuova pianta organica – si legge ancora – andrebbe ad incidere negativamente soprattutto su un importante ed essenziale servizio, il Controllo del Territorio, dove vengono impegnati la maggior parte delle unità appartenenti al ruolo Assistenti ed Agenti, se però si tiene conto che questo ruolo deve garantire anche servizi burocratici degli Uffici interni, vien da sé che sarebbe impossibile garantire anche una sola “volante” per il controllo del territorio, tutto ciò provocherebbe una ricaduta negativa sulla già precaria sicurezza della città di Aversa». – continua sotto –

La città normanna, infatti, è divenuta punto di riferimento di migliaia di giovani provenienti anche dall’hinterland napoletano che, nel fine settimana, si riversano nei locali della movida, con conseguente esponenziale aumento dei reati predatori, risse, accoltellamenti, rapine, che abbassano la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. «Non vi è inoltre da rasserenarsi – conclude Les Polizia – affermando che l’istituzione del Commissariato di Casal di Principe possa allentare la mole di lavoro in capo a quello di Aversa perché così non sarà, in quanto l’apertura di detto presidio allevierebbe il carico di lavoro di quello di Aversa solo per quanto concerne il lavoro burocratico connesse alla trattazione di deleghe di indagine da parte dell’autorità giudiziaria. ed al rilascio di autorizzazioni e licenze di pubblica sicurezza (passaporti, porto di fucile, disbrigo pratiche permessi di soggiorno), mentre lascerebbe pressoché invariate le problematiche connesse al controllo del territorio dell’intera giurisdizione aversana».

In chiusura, il sindacato di polizia sottolinea di aver ha sempre sollecitato un intervento del vertice della questura di Caserta al fine «di farsi portavoce delle problematiche innanzi descritte al superiore Ministero dell’Interno, ma ad oggi le nostre richieste sono rimaste inascoltate o prese sottogamba se si considerano alla luce della bozza relativa alla nuova pianta organica che penalizza e non promuove la questura di Caserta».

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