Test Medicina 2021: Consiglio di Stato dispone verifica quesiti contestati dopo i ricorsi dell’avvocato Marotta

di Redazione

Disposta la verificazione dei quesiti contestati per i test di Medicina del 2021. L’importante decisione del Consiglio di Stato è stata emessa lo scorso 2 marzo sui ricorsi presentati dall’avvocato Pasquale Marotta nell’interesse e per conto di alcuni candidati risultati idonei non vincitori al test d’accesso per il corso di laurea in Medicina e Odontoiatria svoltosi il 3 settembre 2021. Con diverse ordinanze, infatti, il massimo organo di giustizia amministrativa ha accolto gli appelli individuali proposti dall’avvocato Marotta di Caserta  nell’interesse di diversi candidati che avevano superato il test con un punteggio alto ma non sufficiente da permettere loro di essere immatricolati nei diversi Atenei. – continua sotto – 

Tramite i ricorsi è stata contestata l’ambiguità di alcune domande del test riguardanti le materie di Chimica e Biologia e, segnatamente, le domande numero 21, 26, 28, 45 e 50. In merito a tali quesiti, infatti, è stata contestata l’assenza tra le tre opzioni di risposta di una risposta esatta o la presenza di più risposte esatte tra quelle proposte; inoltre è stata contestata l’estraneità degli argomenti oggetto dei quesiti del test ai programmi di studio previsti per l’ultimo anno scolastico della scuola superiore, così come previsto dal Ministero.

A conforto di quanto sostenuto nel ricorso, Marotta ha allegato ai ricorsi alcune perizie tecniche redatte da esperti delle citate materie. Precedentemente, il Tar Lazio aveva respinto i ricorsi individuali ritenendo che non fosse sindacabile l’operato e la valutazione dei quesiti operata dalla Commissione tecnica ministeriale e che nessun peso potevano assumere le perizie prodotte nel giudizio.

Pertanto, il Consiglio di Stato ha annullato le decisioni del Tar Lazio ed ha ritenuto valide le ragioni addotte nei propri ricorsi dall’avvocato Marotta, disponendo la verificazione tecnica dei quesiti, nominando a tal fine il direttore dell’Istituto Superiore di Sanità che dovrà accertare la corretta formulazione dei quesiti oggetto di contestazione. “Le decisioni assunte dal Consiglio di Stato sono importanti ed innovative in quanto riconoscono l’utilità e l’utilizzabilità delle perizie tecniche anche nel processo amministrativo”, commenta l’avvocato casertano.

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