Casal di Principe, i ragazzi dell’istituto “Carli” alla Giornata per le Vittime Innocenti delle mafie

di Redazione

Casal di Principe (Caserta) – Una giornata carica di emozioni quella del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, organizzata sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, dal Ministero dell’Istruzione e in collaborazione con l’associazione “Libera”.

Dopo due anni di pandemia, finalmente tanti giovani studenti di circa 250 scuole (oltre 300 pullman) della Campania hanno potuto camminare per le varie strade di Napoli, da piazza Mancini (piazza Garibaldi, altezza monumento) fino a piazza del Plebiscito, per protestare contro le mafie accanto ai familiari delle vittime innocenti, provenienti da tutta Italia. Una giornata che ha visto raccogliere i frutti di quello che è stato seminato attraverso l’impegno educativo della scuola, di Libera e di tutte le altre associazioni operanti sul territorio. La manifestazione è stata trasmessa in diretta streaming sul sito di Libera e anche in diretta Rai.

Molti studenti e studentesse si sono organizzati in proprio per scendere in piazza a manifestare, nonostante gli ostacoli posti da alcuni dirigenti. Per quanto riguarda l’istituto “Carli” di Casal di Principe, in accordo con l’assessore all’Istruzione, Marisa Diana, la dirigente scolastica, Tommasina Paolella, ha fortemente incoraggiato gli studenti a partecipare all’uscita. Un gruppo di circa 150 alunni è partito dalla scuola per la manifestazione, ovvero le classi: 4^B BS, 4^AT, 4C AFM, accompagnate dalle docenti: Maria D’Angelo, Speranza Di Lorenzo, Roberta Zanettone; 4^ BI, 2^BI, 4^A BS, 4^B AFM accompagnate dalle docenti: Elviranna Diana, Augusta Del Vecchio, Ottavia D’Alessandro, Annarita Garofalo, Raffaella Natale; 3^A PT, 4^A PT, 3B BS, 3^A BS, accompagnate dai docenti: Anna Nocera, Rita Parillo, Angelo De Crescenzo, Marianna Schiavone, Chiara Urraro. – continua sotto –  

Il corteo è iniziato verso le ore 9: tanti studenti, in gran parte accompagnati dagli insegnanti delle varie scuole camminavano, facendo sentire le loro voci. Gli allievi del Carli con grande entusiasmo e coraggio gridavano i nomi delle vittime innocenti, che sono stati ricordati nei giorni antecedenti la marcia: Don Peppe Diana, Antonio Petito, Angelo Riccardo, Antonio Di Bona, Alberto Vallefuoco, Domenico Noviello, Salvatore Nuvoletta, Federico Del Prete, Annalisa Durante e tanti altri, e con orgoglio tutti esclamavano “Per amore del mio popolo non tacerò”, ricordando il documento scritto da don Peppe Diana e diffuso nel Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e della zona aversana insieme ai parroci della Foranìa di Casal di Principe, manifesto dell’impegno contro la camorra locale. All’arrivo in piazza del Plebiscito, c’è stato un imbuto umano formato dal servizio d’ordine, che ha fatto entrare in maniera ordinata in piazza gli studenti partecipanti. Lì sono state disposte delle sedie dove erano seduti i familiari delle vittime.

Successivamente, si è data lettura dei nomi delle vittime innocenti in contemporanea in tutti i luoghi, e poi tutti hanno ascoltato l’intervento conclusivo di don Luigi Ciotti, presbitero e attivista italiano, fondatore dapprima del gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e alle persone con altre dipendenze, poi dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia. Don Ciotti ha salutato i familiari delle vittime gran parte presenti in piazza del Plebiscito, ricordando che essi non conoscono la verità o ne conoscono solo una parte. E ancora ha continuato dicendo che chiedono questo, perché senza verità non si può costruire giustizia.  Ha poi ribadito la necessità di modificare il testo legislativo che vede le persone coinvolte fino al quarto grado di parentela con gli affiliati alle associazioni mafiose, perché ci sono delle persone oneste che hanno preso le distanze coraggiosamente, che hanno voltato pagina, ma purtroppo esistono dei meccanismi i quali impediscono passaggi significativi per cambiare le cose.

Dopo l’intervento di don Ciotti, gli studenti del Carli, accompagnati dai docenti, hanno salutato alcuni familiari delle vittime, ascoltando testimonianze importanti, e cioè i figli di Antonio Di Bona, e Bruno Vallefuoco, padre di Alberto, nonché referente regionale “Area Memoria” presso Libera. La professoressa D’Angelo ha chiesto poi a Salvatore Di Bona di parlare della triste vicenda del suo papà e subito dopo a Bruno Vallefuoco di presentarsi ai ragazzi e di ricordare il figlio Alberto. Vallefuoco con tono commosso e a fatica ha spiegato ai presenti che rinnovare la memoria del figlio e di tutte le vittime innocenti delle mafie, sebbene sia doloroso, è un impegno importante per tutti affinché le loro morti non siano e non saranno mai avvenute invano. Le referenti dei tre gruppi – D’Angelo, Diana, Nocera – insieme agli altri docenti hanno, quindi, ringraziato i familiari per la loro disponibilità, ricordando che in futuro bisogna canalizzare tutto l’entusiasmo e tutta la gioia dei ragazzi in una mobilitazione continua di energie, per tenere sempre alta l’attenzione e l’impegno contro le mafie e le guerre. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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