Napoli, 500 infermieri formulano il giuramento. Rea a De Luca: “Chiediamo di essere valorizzati”

di Redazione

Alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e di altre autorità civili e religiose, nel teatro Mediterraneo di Napoli, alla Mostra d’Oltremare, 500 neo infermieri neolaureati hanno formulato «Il giuramento dell’infermiere». – continua sotto –

«Il giuramento – osserva Teresa Rea, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli – rinnova il patto tacito che l’infermiere ha stretto con i cittadini, con le persone fragili, con chiunque abbia bisogno di cure e assistenza sanitaria, senza distinzione di razza, sesso, religione. Un esercizio della professione fatto nome di un ideale di servizio. “Giuro di mettere la mia vita al servizio della persona umana”, recita al primo punto la formula. In esso ci sono le fondamenta morali sia per la crescita personale del professionista, ma anche dello sviluppo della professione stessa. Nel giuramento sono rappresentati infatti gli elementi fondanti della professione, del suo codice deontologico e delle finalità sociali, etiche e umane cui la professione si ispira».

Rea si è poi rivolta al presidente De Luca: «Chiediamo di essere valorizzati nelle organizzazioni ospedaliere, ma anche sul territorio, per le competenze cliniche e organizzative che possediamo e possiamo mettere in campo per il sistema sanitario». Una valore, quelle della professione infermieristica, che tutti hanno potuto notare in piena pandemia di Covid-19: «I cittadini, in un momento così particolare, si sono resi conto dell’importanza di questi professionisti che spesso si sono sostituiti anche ai familiari dei pazienti». IN ALTO IL VIDEO

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