Furti e danneggiamento di serre agricole tra Giugliano e Villa Literno: protesta dei contadini

di Franco Terracciano

Depredati e abbandonati. Sono esasperati i contadini che coltivano i terreni nella zona tra Giugliano e Villa Literno, ai confini tra le province di Napoli e di Caserta, lungo via Santa Maria a Cubito. “Nonostante le continue proteste – denunciano i proprietari dei terreni – siamo abbandonati da tutti. Non lavoriamo tranquilli per paura di essere minacciati da delinquenti che, all’improvviso, si presentano nei nostri fondi. Periodicamente subiamo i danneggiamenti delle nostre serre con gravi conseguente economiche. I furti di costosi fitofarmaci, di prodotti destinati alla concimazione, di trattori e dei nostri prodotti agricoli sono costanti. Operiamo in una terra di nessuno, dove i controlli sono inesistenti”. – continua sotto –  

Effettivamente fa paura, soprattutto nelle ore tarde, addentrarsi nelle cupe strade poderali che costeggiano le grandi estensioni di terreno alle spalle dell’antica chiesa, ormai abbandonata, di Santa Maria a Cubito. Qui si producono tonnellate di pregiate fragole e ortaggi di ogni tipo. Alla fine di aprile di quest’anno, sollecitato da vari imprenditori esausti, venne a visitare le imprese agricole operanti sul territorio giuglianese anche Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia.

“Sono aziende agricole – affermò in quella occasione Morra – che subiscono attentati dal 2018. Sono giovani imprenditori che, nonostante le denunce, continuano a subire sistematicamente furti di mezzi, devastazione ai sistemi d’irrigazione e altri danni che inducono queste aziende a non investire ulteriori risorse bloccandone di fatto l’evoluzione. Aziende simili in altre regioni possono investire, innovare e crescere senza timore, qui si fa fatica a rimanere in piedi poiché quotidianamente si deve mettere mano al portafogli per ripristinare i danni subiti. È chiaro a tutti che a Giugliano vi sia un link fra la malavita organizzata e la microcriminalità ovvero fra il committente e l’esecutore materiale degli attentati”.

Il presidente Morra, ad aprile, promise tutto il suo interessamento. “Sentirò le Istituzioni competenti – dichiarò in modo deciso Morra – per chiedere il potenziamento delle forze dell’ordine su questo territorio, oggi chiaramente sottodimensionate”. Però, fino ad oggi, la situazione non è mutata granché e diversi imprenditori agricoli, ormai disillusi, vorrebbero vendere i loro terreni nel giuglianese e   investire altrove per operare in sicurezza e con più tranquillità.

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