Aversa, Contratti Istituzionali di Sviluppo: Comune invia 22 idee progettuali

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – 22 progetti, 22 schede che la giunta normanna spera siano trasformati in realtà grazie ai Contratti Istituzionali di Sviluppo (Cis). Stiamo parlando di strumenti utilizzati per la valorizzazione dei territori, attraverso «investimenti che si sviluppano in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedono un approccio integrato; opere infrastrutturali di rilievo nazionale, interregionale e regionale, funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese». – continua sotto – 

Le Amministrazioni interessate fanno richiesta per l’istituzione di un Cis e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, su delega del presidente del Consiglio, ha la responsabilità di individuare gli interventi, per i quali si procede alla sottoscrizione del relativo Contratto. Il Comune di Aversa è stato inserito nella delimitazione del Cis “Terra dei Fuochi” poiché rientrante nel “Quadro Bacinale di alimentazione del sistema Idrografico dei Regi Lagni”.

La delibera parte dal fatto che «si rilevano sul territorio diverse criticità relative al disagio sociale e la necessità di adeguamento di alcuni immobili comunali e di spazi pubblici manchevoli delle necessarie peculiarità per il loro effettivo utilizzo a beneficio della collettività; che il Tribunale e l’Università necessitano del supporto di nuove infrastrutture per garantire una migliore capacità di erogazione dei servizi offerti, armonizzati con le esigenze della collettività cittadina e del relativo patrimonio edilizio e storico, rendendo più agevole il radicamento dei sopraindicati importanti uffici pubblici, garanti della legalità e del corretto sviluppo economico e sociale dell’intero territorio».

Inoltre, «che sono, altresì, necessari interventi mirati a migliorare la viabilità cittadina ed incrementare gli spazi verdi fruibili da parte della comunità; che l’Amministrazione intende promuovere, con ogni strumento a disposizione, il riutilizzo sociale dei bani confiscati alle mafie per riportare al bene comune le ricchezze acquisite in maniera illegale, nella consapevolezza che i beni confiscati costituiscono testimonianze culturali di etica pubblica; che è intenzione dell’Amministrazione garantire, con ogni strumento a disposizione, anche maggiore sicurezza e controllo del territorio implementando i sistemi di videosorveglianza presenti sul territorio». Da qui si è «ritenuto indispensabile indicare gli interventi finalizzati a dare un nuovo impulso alle attività che promuovono l’inclusività sociale sul nostro territorio, intercettando i finanziamenti Cis e contribuendo in tal modo allo sviluppo economico e sostenibile dell’intera comunità». – continua sotto – 

Questi i 22 progetti (alcuni presentati in collaborazione con l’università Vanvitelli) per i quali si spera in un finanziamento: allargamento sottopasso tra via San Lorenzo e via della Repubblica; parcheggio dell’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum; parco urbano dell’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum; restauro della chiesa dell’Annunziata; Parco urbano della Real Casa dell’Annunziata; parcheggio e parco urbano di via Belvedere e via Botticelli; costruzione di nuovi laboratori interdipartimentali e aulario; parco urbano dei laboratori interdipartimentali e biolago – parco urbano e strade adiacenti via della Repubblica (forza interscambio – piste ciclabili – parcheggio interrato) forestazione e Universal Design; realizzazione nuovo sottopasso tra Via San Lorenzo e l’Area degli Insediamenti Produttivi (Pip); parcheggio interrato e sistemazione dell’area sovrastante a verde urbano di via Michelangelo; riqualificazione dell’area a servizio dell’aulario di via Michelangelo) zona retrostante via Modigliani e via Pastore; consolidamento restauro conservativo ed adeguamento funzionale del complesso di San Domenico per la realizzazione di un polo giudiziario; riqualificazione della ex scuola “Cirillo” finalizzata all’insediamento degli “Archivi giudiziari” e della “Scuola forense”; recupero dell’ex carcere mandamentale per uffici di polizia giudiziaria; riqualificazione dell’edificio ex Giudice di Pace per uffici giudiziari; riqualificazione dell’area ex isola ecologica di Viale Europa e sistemazione a Parco Urbano e Parcheggio a servizio del tribunale di Napoli Nord; abbattimento della ex caserma dei Vigili del Fuoco e sistemazione dell’area a parco urbano e area di sosta a servizio degli uffici del Giudice di Pace; riqualificazione urbana di Piazza della Pace antistante la sede del Tribunale Napoli Nord; riqualificazione e riutilizzo della Villa di Via Madonna dell’Olio; riqualificazione e riutilizzo della Villa di Via Antonio Gramsci; intervento di video sorveglianza in alcune zone del territorio comunale) denominato “Aversa Città Sicura”; assistenza tecnica per l’attuazione, monitoraggio e rendicontazione degli interventi.

Una sorta di “libro dei sogni” che potrebbe cambiare il volto della città e migliorare le condizioni di vivibilità. Osare non costa nulla. Incrociamo le dita.

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