Brucellosi, corteo degli allevatori casertani contro piano regionale

di Luigi Viglione

In un caldo pomeriggio di giovedì 1 luglio è andata in scena la manifestazione degli allevatori bufalini del territorio casertano per la grave crisi che stanno affrontando a causa dei capi affetti da brucellosi. Il forte grido d’allarme è stato lanciato per l’inefficacia del piano regionale redatto dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno che prevede l’abbattimento degli animali che contraggono la malattia. Tale piano, a detta degli interessati, non solo non avrebbe risolto il problema ma l’avrebbe fatto addirittura acuire. Invece di dare la possibilità di scegliere strade alternative come la vaccinazione degli animali, il piano propone ulteriori abbattimenti. E con questo ritmo, secondo gli allevatori, si arriverà presto alla distruzione delle aziende e dell’economia casertana. – continua sotto – 

La protesta è iniziata con un corteo di trattori che sono partiti da Casal di Principe per arrivare al piazzale antistante l’ippodromo di Aversa, dove rappresentanti delle associazioni di categoria e delle istituzioni locali di tutto il territorio di Terra di Lavoro sono intervenuti esponendo le proprie ragioni. Gli allevatori bufalini reggono il 60% circa della produzione di latte bufalino a livello globale e l’incidenza della malattia attualmente si attesta già al 19% circa dei capi. Se quest’ultima dovesse arrivare al 30% ciò potrebbe comportare, come ha spiegato ai microfoni di Pupia Adriano Noviello, presidente dell’Associazione per la tutela della bufala mediterranea, il blocco da parte dell’Ue dell’intero settore con pesantissime ricadute anche per tutto l’indotto derivante dalla filiera produttiva. SOTTO I VIDEO CON INTERVISTE

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