Tassazione proventi illeciti: rinnovato accordo tra Procura Santa Maria CV e Guardia di Finanza

di Redazione

La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate di Caserta ed il comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta il rinnovo del protocollo investigativo (già sottoscritto il 18 settembre 2017) volto alla più efficace e rapida azione di contrasto ai comportamenti penalmente rilevanti volti all’evasione fiscale. – continua sotto – 

Il protocollo, anzitutto, è il frutto del costante e proficuo scambio di informazioni fra la dirigenza di della Procura ed i sostituti procuratori, i quali, anche in occasione delle periodiche riunioni di coordinamento, hanno segnalato diverse criticità (che, appunto, si è cercato di rimediare) nella gestione del flusso di comunicazioni fra l’Agenzia delle Entrate e la stessa Procura. Il protocollo contempla, altresì, una serie di adempimenti procedurali volti a garantire, in tempi rapidi, la tassazione dei proventi illeciti derivanti da qualsivoglia attività criminale e l’indeducibilità fiscale dei cosiddetti “costi da reato”, così da rendere sempre meno vantaggiosa, anche sotto il profilo tributario, la commissione di illeciti penali di natura economico-finanziaria. – continua sotto – 

L’accordo prevede, inoltre, momenti di specifico confronto operativo tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate – con il coordinamento della Procura – nei casi in cui emergano fattispecie di maggiore pericolosità criminale, per il contrasto delle quali è fondamentale l’utilizzo tempestivo dei poteri e delle tecniche investigative propri della polizia giudiziaria, ovvero qualora siano individuate fattispecie di evasione o di elusione particolarmente articolate e complesse, che richiedano una soluzione condivisa e coerente sul piano sia amministrativo che penale. – continua sotto – 

Sono stati, tra l’altro, potenziati anche gli accertamenti economico-patrimoniali finalizzati a risalire alle modalità di reimpiego delle risorse finanziarie illecitamente accumulate, grazie all’evasione fiscale e, comunque, tesi a individuare i beni nella disponibilità, anche di fatto, degli evasori, al fine di procedere al loro rapido sequestro e, quindi, alla loro confisca definitiva.

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