Aversa, Villano su nuovo Puc: “Consumare nuovo suolo solo se non ci sono alternative”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Nuovo assessore all’Urbanistica da tecnico a politico con la speranza di recuperare il tempo perso. Marco Villano sta cercando di imprimere un ritmo nuovo con confronti settimanali con i redattori del Puc, ma lamentele non mancano, soprattutto per quanto riguarda il consumo di suolo zero. – continua sotto – 

“In questi due anni di amministrazione Golia – ha dichiarato Luca de Rosa, ex assessore – il consumo di suolo è continuato. Su via Pastore l’università costruisce e sempre sulla stessa strada alcuni interventi di recupero di privati aumentano volumetrie e superfici, sottraendo ulteriori spazi alla viabilità pubblica. I campi da tennis del Parco Argo diventano una distesa di cemento. Su via di Jasi si abbatte una villa per fare un palazzo da quattro piani e altri recuperi mostrano un evidente aumento di volumetrie e superfici. A questo si aggiungano le condizioni oramai ataviche di crollo di immobili e degrado da macerie, come a piazza Marconi, via Bersaglieri, e così via”. – continua sotto – 

L’esponente della Sinistra aversana passa, poi, a commentare le voci che si rincorrono in città in queste ore, di due estesi appezzamenti di terreno agricolo che qualcuno vorrebbe trasformare in edificatorio: “Le operazioni indicate sono in campo da quasi 20 anni direi. Diversi i tentativi politico/affaristici messi in campo in questo lasso di tempo, ma nessuno è mai approdato a nulla di concreto. Invece, altri per sfregiare Aversa con crimini come i grattacieli del Parco Coppola o il palazzaccio di 10 piani in piazza Amedeo ci hanno messo pochissimi anni. Ecco, io confido esclusivamente nell’incapacità delle attuali classi dirigenti della città perché si sono dimostrate fortunatamente incapaci a tutto, finanche a delinquere con profitto”. – continua sotto – 

Intanto, l’iter del Puc sembrerebbe essere minato da una sorta di peccato originale: in giunta è andato il preliminare del piano urbanistico comunale, ma prima del preliminare dovevano andare in Consiglio comunale gli indirizzi programmatici. Inoltre, diversi tecnici che hanno visto quel preliminare lo hanno commentato ritenendolo una sorta di prologo, una predisposizione alla lottizzazione della zona di Aversa Sud a partire dall’ippodromo. Intanto, entro giugno Puc dovrebbe essere adottato ed entro l’anno approvato. Tutte scadenze che, incombenze alla mano, non potranno essere rispettate e c’è chi si augura un commissario. Smorza i toni Villano: “L’obiettivo principale sarà limitare il consumo di suolo, consentendo di utilizzarne nuovo esclusivamente nei casi in cui non ci sono alternative consistenti nel riuso delle aree già edificate. Il Covid ha modificato le nostre vite e tutti abbiamo riscoperto la necessità di avere ampi spazi”. “Da quando l’amministrazione comunale si è insediata – ha continuato – è stato avviato un serrato percorso di confronto con i progettisti del Puc, per impartire questi indirizzi. Le difficoltà ci sono state e i tempi si sono dilatati per gli ovvi motivi che non voglio qui ripetere e per gli ormai atavici problemi di personale”. – continua sotto – 

“Il nostro piano triennale – è ancora Villano a parlare – prevede importanti opere di rigenerazione urbana, di mobilità sostenibile e di viabilità. Dopo gli anni della crescita selvaggia di vani abitativi, la giunta ha dato un indirizzo preciso far nascere finalmente la Città dei servizi, di tutte quelle strutture necessarie per una città più vivibile e a misura d’uomo. Il paradigma da seguire è quello della rigenerazione urbana, soprattutto nelle aree più degradate, tra cui purtroppo oggi annoveriamo numerose zone del centro storico. Il centro storico è un altro grande tema del piano, ma anche qui niente che non sia già stato detto o scritto ma solo tanto tanto lavoro da fare per renderlo vivibile e accogliente”. – continua sotto – 

Diverse e dibattute sono le modalità per raggiungere l’obiettivo con il fondato pericolo che mentre se ne discute il bene stesso meritevole di tutela attraverso interventi e/o attività pianificatorie venga meno nella sua fisicità. “Ed è ciò che sta accadendo, – riprende il vicesindaco – ad esempio nel nostro centro storico interessato di recente da episodi di crollo, si versa, dunque, in una situazione di assoluta emergenza, protrattasi per anni, mentre si cercavano soluzioni ottimali e, soprattutto, risorse economico-finanziarie per farvi fronte. I problemi sono tanti ma come sempre siamo abituati a fare ne affrontare uno per volta con la tranquillità di chi vuole solo riuscire dove tanti hanno fallito o peggio ancora scelto di fallire, l’approvazione del Puc, un piano che porti Aversa nel futuro”.

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