Aversa, accusò Stefano Graziano di voto di scambio: a processo per calunnia

di Redazione

Da accusatore finisce per essere accusato. E’ la vicenda del 37enne L.C., che dovrà presentarsi il prossimo 14 ottobre davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord per difendersi dalla contestazione di calunnia che gli è piovuta addosso dopo che sono risultate infondate le accuse di voto di scambio che lo stesso imputato aveva mosso nel 2019, poco dopo le elezioni comunali di Aversa (Caserta), all’allora consigliere regionale del Pd nonché presidente del partito in Campania, Stefano Graziano. – continua sotto – 

Accusando di voto di scambio anche altre due persone, tra cui il candidato consigliere Pasquale Fiorenzano, per dimostrare la propria attendibilità il 37enne presentò agli inquirenti gli screenshot delle conversazioni su Facebook e WhatsApp con Graziano, rivelatesi poi false grazie alle indagini della Polizia Postale. – continua sotto – 

L.C. disse agli inquirenti che, in cambio dell’appoggio elettorale nei confronti di Fiorenzano, candidato sostenuto da Graziano, aveva ricevuto la promessa del superamento del concorso come operatore socio sanitario. L’indagine a carico di Graziano, di Fiorenzano e dell’intermediario Nicola Tirozzi fu archiviata dal sostituto procuratore di Napoli Nord Patrizia Dongiacomo, che ha quindi aperto un procedimento per calunnia a carico dell’accusatore dell’allora consigliere regionale.

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