Si rifiuta di vendere negozio al clan e glielo incendiano: 2 arresti a Reggio Calabria

di Redazione

Due uomini sono stati arrestati dai carabinieri di Reggio Calabria per tentata estorsione, danneggiamento mediante incendio, porto di arma in luogo pubblico. Si tratta di Antonio Morabito e Riccardo D’Anna, ritenuti, secondo la Direzione distrettuale antimafia, i responsabili dell’incendio ad un esercizio commerciale, il cui titolare si rifiutava di accettare la proposta di acquisto recapitata da un esponente della ndrangheta del capoluogo. Nello specifico, il primo è stato ritenuto responsabile di associazione di tipo mafioso ed entrambi di tentata estorsione, danneggiamento mediante incendio, detenzione e porto in luogo pubblico di arma da sparo in concorso ed aggravati dall’agevolazione mafiosa. – continua sotto – 

L’operazione prende il nome di “Fabbrica dei cornetti”. Le risultanze investigative hanno permesso di documentare come Morabito, con l’ausilio di D’Anna, aveva inizialmente tentato di estorcere, attraverso l’invio di messaggi diretti al proprietario di un tabaccaio del quartiere di Ravagnese, il consenso alla cessione della sua attività. Di fronte alle resistenze del titolare, aveva poi dato mandato a D’Anna di provocare l’incendio alla saracinesca dell’esercizio commerciale. – continua sotto – 

L’indagine, nel suo complesso, ha consentito di porre sotto sequestro 2 imprese operanti nel settore della produzione e vendita di prodotti dolciari e della panificazione site a Reggio Calabria per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. IN ALTO IL VIDEO

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