Aversa, Golia: “Un polo museale in Casa Cimarosa”. Oliva: “Un altro copia e incolla”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Un polo museale all’interno della casa natale di quello che è universalmente riconosciuto come il protagonista indiscusso del 700 napoletano e dell’opera buffa in particolare.  Un primo passo per fare in modo che Domenico Cimarosa stia ad Aversa come Mozart sta alla sua Salisburgo.  A dare notizia di quella che, per il momento, rientra nella categoria delle buone intenzioni, il sindaco Alfonso Golia che ha dichiarato: “Domenico Cimarosa è per Aversa e gli aversani motivo di orgoglio. Per questo motivo ci sembra doveroso dedicare al Maestro un allestimento, un museo, all’interno della sua casa natale”. – continua sotto – 

Golia spiega anche come poter essere protagonista di questa impresa: “Un omaggio a cui tutti possono partecipare donando oggetti e cimeli che saranno esposti con il giusto riconoscimento e secondo l’avviso pubblico che verrà ufficializzato a breve. Perché se Cimarosa è un patrimonio mondiale dell’arte, per noi aversani lo è un po’ di più”. “Insieme al Museo Archeologico della Legalità stiamo costruendo un polo museale che crei opportunità, visibilità e ricettività ad Aversa. Anche e soprattutto attraverso queste attività riparleremo. Certo non ci mancano la bellezza, il patrimonio storico-architettonico, le prelibatezze della buona tavola”, continua il primo cittadino, per poi concludere: “Aversa è bellissima e ricca di opportunità: la valorizzeremo come merita”. – continua sotto – 

Un cambio di rotta questo dell’amministrazione Golia che giunge dopo polemiche al vetriolo sull’abbandono di Casa Cimarosa, chiusa per mesi tanto che non ci si era nemmeno accorti che vi erano delle infiltrazioni. In questi giorni, inoltre, faceva capolino dall’ingresso di piazza Principe Amedeo una bicicletta. Insomma, la casa natale del Maestro dell’opera buffa trasformata in “rimessa”. Un cambio di rotta che fa saltare letteralmente dalla poltrona l’ex assessore alla Cultura, Alfonso Oliva, oggi in Consiglio comunale come esponente di Fratelli d’Italia.  “L’amministrazione Golia – sbotta Oliva – continua ad utilizzare il copia e incolla quale maggiore strumento della sua attività. Basta sfogliare qualche giornale o andarsi a guardare qualche pagina web di poco più di due anni fa per ritrovarvi il nostro ‘Appello agli Aversani’, e non solo, per donare a Casa Cimarosa cimeli del Maestro dell’opera buffa. Tant’è che alcuni nostri concittadini lo hanno anche fatto e gli oggetti donati sono, o almeno erano, in Casa Cimarosa. Sarebbe interessante capire se questi dilettanti allo sbaraglio se ne sono accorti. Crediamo di no, considerato che quei locali sono stati da loro accuratamente evitati”. – continua sotto – 

Il problema reale per riuscire a realizzare un museo cimarosiano è costituito dal fatto che in città non vi sono particolari testimonianze, per cui sarebbe auspicabile la creazione di esperienze multimediali, come quella di Klimt ospitata alla Reggia di Caserta o di Van Gogh in tutta Italia. Un esempio sarebbe quello di far trovare il visitatore in un palco alla prima del “Matrimonio Segreto”, magari accanto all’imperatore d’Austria.

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