Napoli, rapinatore ucciso da carabiniere: genitori di Ugo Russo si incatenano davanti tribunale

di Redazione

Si sono incatenati nel piazzale del tribunale di Napoli i genitori di Ugo Russo, il ragazzo ucciso la notte del 1 marzo 2020, per chiedere di conoscere tutta la verità sulla morte del proprio figlio. A darne notizia il “Comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo”. Il 15enne perse la vita nel corso di un tentativo di rapina ai danni di un carabiniere in borghese che, vistosi minacciato con una pistola, poi rivelatasi giocattolo, sparò almeno tre colpi con la propria arma. – continua sotto – 

“Dopo oltre 14 mesi dall’omicidio di Ugo, oltre un anno in cui neanche i risultati dell’autopsia sono stati resi pubblici, in cui sistematicamente gli stessi avvocati devono rinviare di settimana in settimana l’aspettativa di notizie e informazioni, questo gesto – asseriscono dal comitato – conferma la volontà e la fiducia nell’avere risposte dalla giustizia, ma anche grida la disperazione e il dolore, la ferita legata a un lunghissimo silenzio riempito solo da un altrettanto lungo processo mediatico alla famiglia stessa”. – continua sotto – 

Quello che chiedono i genitori è di sapere se “quella maledetta notte del 1 marzo 2020 a Ugo è stata o meno applicata una pena di morte senza processo. Insomma di avere tutta la verità su un figlio ucciso con almeno tre colpi di pistola di cui uno alla nuc

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