Caso Walter Biot, ambasciatore russo: “Spiacevole, ma non peserà su relazioni con Italia”

di Redazione

“Questo incidente suscita dispiacere, così come la decisione italiana di dichiarare due funzionari persone non grate”. Lo ha detto l’ambasciatore Russo in Italia Sergey Razov, commentando l’espulsione dei due cittadini russi coinvolti in una compravendita di documenti italiani riservati con l’ufficiale di Marina Walter Biot. “Contiamo  – ha quindi aggiunto – che questo incidente non influisca negativamente sulle relazioni  tra i nostri Paesi”. – continua sotto – 

“Come ho sottolineato durante l’incontro con i vertici del ministero degli Esteri italiano, contiamo che questo incidente non influisca negativamente sulle relazioni complessivamente costruttive tra i nostri Paesi, bisogna avere uno sguardo più ampio, sono relazioni articolate che non possono assolutamente essere ridotte a singoli episodi spiacevoli”, ha precisato Sergey Razov. L’ambasciatore ha poi sottolineato che “l’Italia è veramente il partner privilegiato per la Russia in Europa” e ha parlato di una “una relazione che si è consolidata nel corso di decenni”. – continua sotto – 

Per quanto riguarda l’operato di Walter Biot, ci sono almeno tre video, effettuati con una telecamera nascosta dal 18 marzo, che ritraggono l’ufficiale di Marina Biot mentre è intento a fotografare, nella stanza del suo ufficio, il  monitor del pc con documenti classificati. E’ quanto emerge dall’attività di indagine svolta dai carabinieri del Ros su delega del procuratore di Roma, Michele Prestipino e del sostituto Gianfederica Dito. In base a quanto si apprende, la telecamera era stata piazzata dallo Stato Maggiore della Difesa insospettito dal comportamento di Biot. Il primo video risale al 18 marzo, poi un secondo episodio il 23 marzo e il terzo il 25 marzo. – continua sotto – 

Indagini sulle sim-card – L’analisi della sim-card, di quattro smartphone e di due pc potrebbe comunque fornire ulteriori elementi ai magistrati di Roma nell’ambito dell’indagine. Da una prima analisi sulla sim-card sono emersi almeno 181 documenti classificati che erano stati fotografati dall’indagato. L’attività istruttoria dovrà ora però chiarire, nel dettaglio di che tipo di documenti si tratta. Al momento gli inquirenti hanno individuato 9 atti classificati come segretissimi e 47 Nato Secret. Chi indaga verificherà anche le quattro utenze, tre intestate allo stesso Biot e uno al Ministero della Marina. Dall’esame del traffico telefonico è emerso che non ci sono stati contatti tra il militare e il funzionario delle forze armate russe. Un elemento che fa supporre agli inquirenti che gli appuntamenti tra i due venissero fissati in altri modo e in cadenze prestabilite.

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