Aversa, 240mila euro da destinare alla Casa della Cultura

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – «Aversa ha ricevuto un finanziamento dallo Stato di circa 240mila euro da destinare alle infrastrutture sociali. Si tratta di circa 61mila euro all’anno per quattro annualità». A dare notizia il sindaco Alfonso Golia che rivela anche che la scelta è caduta sulla ristrutturazione della Casa della Cultura intitolata al giurista Vincenzo Caianiello. – continua sotto – 

«Per le prime due annualità – ha continuato Golia – abbiamo già chiesto agli uffici di iniziare a lavorare al progetto per la riqualificazione dell’ex Macello che necessita di una serie di interventi manutentivi per renderlo ancora più accogliente, per riviverlo nella sua interezza appena questa pandemia finirà». Golia indica anche le altre possibilità: «Stiamo preparando i progetti per partecipare al bando di finanziamento per la riqualificazione di asili nido e scuole dell’infanzia. Ogni comune può partecipare con massimo due progetti fino a 3 milioni di euro. Ringrazio l’assessore Benedetto Zoccola, la commissione lavori pubblici e gli uffici per il lavoro che è stato fatto e che sarà fatto da qui a breve per concretizzare questi interventi». – continua sotto – 

Proprio Zoccola ha ribadito: «Il finanziamento arriverà in quattro annualità di circa 60mila euro da investire sulle infrastrutture sociali. Possiamo già ragionare sulle prime due e abbiamo pensato di effettuare gli interventi di manutenzione necessari presso la Casa della cultura. Ci sono interventi importanti da fare sulle stanze laterali e sul blocco in fondo oltre che sui due auditorium». «C’è l’impegno – riprende il sindaco Golia – a recuperare tutti gli immobili comunali affinché possano rientrare in condizioni fruibili. La Casa della Cultura Caianiello rientra negli obiettivi di recupero per utilizzo ai fini sociali sperando che si alleggeriscano le restrizioni dovute alla pandemia per far rivivere quel posto grazie anche alle associazioni che vorranno realizzare iniziative nella struttura. Bisogna recuperare spazi avendo in mente, però, le funzioni a cui destinarle, altrimenti avremmo contenitori non utilizzati. Nell’ex mattatoio avremmo lo Sportello Famiglia, quello per le dipendenze ed è lì che concentreremo tutte quelle attività con funzioni sociali».

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