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Le mani della ‘Ndrangheta sulla sanità reggina: 14 arresti contro cosca Piromalli
14 arresti sono stati effettuati dai carabinieri del Ros nel Reggino nei confronti di persone ritenute affiliate alla cosca di ndrangheta Piromalli. L’operazione ‘Chirone’ fa luce su presunti interessi del sodalizio criminale sulle attività dell’Azienda sanitaria provinciale. Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per circa 8 milioni di euro. – continua sotto –
Le indagini, concluse nel 2018, si sono concentrate sull’Asp di Reggio Calabria la cui competenza si estende sull’intera provincia amministrativa suddivisa nei distretti sanitari di Reggio Calabria, Tirrenico e Ionico ed il cui funzionamento è stato alterato dai condizionamenti mafiosi. Le attività dei carabinieri hanno consentito di documentare gli assetti organizzativi della cosca Piromalli, nel cui contesto, secondo gli investigatori, hanno assunto posizione di particolare rilievo i medici Giuseppantonio e Francesco Michele Tripodi, fratelli recentemente deceduti nel 2018, e il figlio di quest’ultimo, Fabiano, anche lui medico. I primi due, nel tempo, hanno ricoperto vari incarichi nelle Aziende sanitarie di Reggio Calabria, Gioia Tauro, Palmi Reggio Calabria e Tropea (Vibo Valentia), mentre Fabiano Tripodi è risultato figura di riferimento di vari assetti societari operanti nel settore sanitario. – continua sotto –
Gli interessati, forti delle posizioni ricoperte nel tempo nel comparto sanitario regionale e avvalendosi della capacità intimidatoria derivante dall’appartenenza alla cosca Piromalli, hanno compromesso il sistema gestionale dei distretti sanitari dell’Asp di Reggio Calabria, acquisendo in tale ambito una posizione dominante. Al riguardo, è emerso come, tra le altre, siano state alterate le procedure di nomina del direttore del distretto Tirrenico dell’Asp di Reggio Calabria e come, per mezzo di alcune società, sia stata monopolizzata la filiera economica della distribuzione dei prodotti medicali a strutture pubbliche ospedaliere dell’Asp di Reggio Calabria. IN ALTO IL VIDEO
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