Festini a luci rosse e tangenti per loculi nel cimitero: 11 arresti a Sezze

di Redazione

Operazione “Omnia 2” dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Latina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone tra le quali dipendenti pubblici e politici di Sezze oltre che titolari di agenzie funebri. Altri 15 indagati saranno raggiunti da informazioni di garanzia poiché anch’essi ritenuti responsabili, a diverso titolo, di molteplici delitti contro la Pubblica Amministrazione, la pietà dei defunti ed avverso la persona. – continua sotto – 

Due persone sono state portate in carcere, mentre le restanti nove sono finite agli arresti domiciliari. I reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo, sono: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato, induzione indebita a dare o promettere utilità, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato, peculato continuato, concussione in concorso, tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato, esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria. – continua sotto – 

L’inchiesta è partita a seguito di un’altra indagine per prostituzione minorile, sempre all’interno della stessa abitazione e che vedrebbe coinvolto il custode. In carcere sono finiti l’ex custode del cimitero e un dipendente comunale andato in pensione pochi mesi fa. Tutti gli altri sono stati assegnati ai domiciliari: tra questi il figlio dell’ex custode e titolare di un’impresa edile, i titolari di agenzie funebri dei marmisti e un imprenditore originario del Casertano. Tra gli indagati ci sarebbero anche un ex maresciallo dei carabinieri, un assessore, un ex consigliere e un funzionario di polizia locale. – continua sotto – 

Da quanto si apprende, l’ex custode del cimitero, già indagato per un giro di prostituzione e festini a luci rosse all’interno della sua abitazione, avrebbe spinto i privati a versare diverse somme di denaro per assicurare la sepoltura dei propri cari, anche grazie all’aiuto del funzionario di un comune che aveva il colpito di assegnare loculi e tombe. Non solo, il custode avrebbe preso soldi anche dalle imprese, che tramite lui riuscivano a ricevere lavori edilizi o di decorazione delle tombe, già spettanti a una società partecipata.  Inoltre, per consentire la costruzione di nuove tombe destinate ai cittadini di Sezze, il custode avrebbe disposto la traslazione delle salme, che venivano “mischiate” ad altre tombe per fare spazio. IN ALTO IL VIDEO

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