Golden Globe 2021, candidature per Sophia Loren e Laura Pausini

di Gaetano Bencivenga

Annunciate le candidature per la 78esima edizione dei Golden Globe, i premi annualmente assegnati dai membri della Foreign Press Association, ovvero i giornalisti stranieri a Hollywood, ritenuti l’anticamera dei più prestigiosi Oscar. La cerimonia di consegna, programmata solitamente a inizio gennaio, è stata, causa Covid, posticipata al 28 febbraio e sarà trasmessa in diretta dalla rete statunitense Nbc. Come da protocolli di sicurezza vigenti, le nomination sono state comunicate, in collegamento virtuale, dalle attrici da Sarah Jessica Parker e Tina P. Henson e hanno riservato due gradite sorprese al nostro cinema che, come la maggior parte dei contendenti, si è dovuto accontentare di uscite su piattaforme dedicate, abbandonando, al momento, qualsiasi velleità di visibilità in sala. – continua sotto – 

“La vita davanti a sé” interpretato dalla divina Sophia Loren, diretto dal figlio Edoardo Ponti e tratto dal romanzo omonimo del 1975 di Romain Gary già portato sul grande schermo nel 1977, si è, infatti, guadagnato una candidatura per la migliore pellicola in lingua straniera, mancando, però, quella, data da molti per certa, per l’attrice protagonista di un film drammatico. In compenso, la commovente storia di Madame Rosa, un’anziana prostituta sopravvissuta all’Olocausto che ospita nella propria casa i piccoli pargoli di altre donne di vita, ha ottenuto un’inattesa nomination per la canzone originale “Io si”, interpretata in italiano da Laura Pausini (anche coautrice), voce nostrana di livello internazionale. Una notizia accolta, senza dubbio, con entusiasmo dalla cantante, che vede una possibilità di ulteriore lancio in un mercato discografico fondamentale, come quello americano, di solito avaro di soddisfazioni per i nostri colori. – continua sotto – 

Il lungometraggio con il maggior numero di candidature è risultato “Mank” (sei) di David Fincher, biopic sullo sceneggiatore a stelle e strisce Herman J. Mankiewicz, mentre si registra un singolare record al femminile. Su cinque registi candidati, ben tre sono donne (ed è la prima volta che ciò accade). Si tratta della britannica Emerald Fennell (“Una donna promettente”), della statunitense Regina King (“Quella notte a Miami”) e della cinese (naturalizzata yankee) Chloé Zhao (“Nomadland”, già Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia). Da segnalare, infine, la nomination di “Music”, tra i film commedia o musical, esordio alla regia della cantante australiana Sia, oggetto di varie critiche per aver trattato in maniera superficiale il tema dell’autismo, e il premio alla carriera alla leggenda hollywoodiana Jane Fonda, ottantaquattrenne ancora piena di fascino e carisma.

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