Napoli, rider picchiato e rapinato: fermati sei sospettati. Gara solidarietà: raccolti 11mila euro

di Antonio Taglialatela

Napoli – Sei ragazzi, in sella a due scooter, lo hanno circondato ed aggredito per sottrargli il suo di scooter. E’ accaduto a Napoli, a Calata Capodichino, nella notte tra il primo e il due gennaio. Nonostante una strenua resistenza, fatta di strattonamenti e percosse ricevute, è stato costretto a lasciarli andare con quello che per lui non era un semplice mezzo di locomozione ma un indispensabile strumento di lavoro. Giovanni Lanciano, 52 anni, sposato con due figli, lavora a Napoli come rider. – continua sotto – 

Il video virale e la raccolta fondi – Dopo la rapina “Gianni” ha cercato un’auto per completare le consegne dal momento che non poteva rischiare di perdere, dopo il motorino, anche il lavoro. Un lavoro poco adatto ad un cinquantenne ma che Gianni ha cominciato con grande spirito di sacrificio poiché qualche anno fa si era ritrovato disoccupato (fino al 2015 era macellaio in un supermercato) e doveva trovare il modo di andare avanti. La scena dell’aggressione, intanto, era stata ripresa con un telefonino e postata sui social. Il video è diventato virale nel giro di pochissimo tempo. A quel punto è comparsa “l’altra faccia” di Napoli: sulla piattaforma Gofundme è stata avviata una raccolta fondi per ricomprare lo scooter a Gianni – raggiungendo la cifra di 11.068 euro, con quote che vanno da 10 a 100 euro – e anche per cercare di trovargli un lavoro più consono alla sua età. – continua sotto – 

Il rider: “Sono arrabbiato perché sono ragazzini” – “Sono arrabbiato ma mi dispiace per quei ragazzi che hanno messo a segno la rapina. Sono dei ragazzini, non dovrebbero agire così”, ha commentato Gianni Lanciano. “Quando mi hanno intimato di consegnare il motorino, ho provato a resistere urlando – ha detto il rider– ma non ho avuto paura perché ho solo provato a difendere qualcosa di mio, utile alla mia famiglia”. “Fino al 2015 – racconta ancora – ho fatto il macellaio in un grande supermercato, poi ci sono stati degli esuberi e da allora faccio qualcosa per portare avanti la famiglia”. E sulla gara di solidarietà: “Ringrazio tutti per la solidarietà che mi è stata espressa: c’è tanta gente di buon cuore. Ma io vorrei solo un lavoro stabile, pagare le tasse come ho sempre fatto e vivere tranquillamente. Mi sono commosso, io ringrazio tutti coloro che mi sono vicini. Io non vorrei approfittare della bontà dei cittadini napoletani”. – continua sotto –

Fermati sei ragazzi e recuperato scooter – Intanto, è giunta notizia che sono stati fermati sei ragazzi, due dei quali minorenni, sospettati di essere gli autori della rapina ai danni del rider. Quattro sono stati individuati la scorsa notte, altri due in mattinata. Recuperato anche il motorino rapinato. Come si apprende da Fanpage.it, i fermati sarebbero tutti napoletani, dei quartieri di Secondigliano e Miano, nei dintorni del luogo della rapina, vicino all’Asse Mediano. Lo scooter sottratto a Lanciano era davanti all’abitazione di uno dei minorenni fermati. – continua sotto – 

de Magistris: “Pagina indegna” – L’aggressione al rider avvenuta a Napoli “è una pagina indegna e criminale in un momento così terribile. – ha scritto sui social il sindaco Luigi de Magistris – Evidenzia la precarietà di un lavoro non di rado espletato senza adeguate garanzie; la violenza di una banda di criminali che agisce indisturbata senza che nessuno intervenga; la desertificazione dei territori dovuta ad una pandemia che sta piegando le nostre città. Mi auguro che i responsabili di questa brutale aggressione siano presto assicurati alla giustizia e che la vittima possa ritornare a lavorare con un nuovo motociclo e con maggiore serenità. Solidarietà della città di Napoli al lavoratore aggredito e vicinanza a tutti quelli che non si fermano nonostante, non di rado, lavorino in condizioni davvero inaccettabili”. IN ALTO IL VIDEO

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