Aversa, la crisi politica passa per il Pd. M5S riunisce MeetUp

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – La crisi politica aversana è soprattutto una guerra interna al Pd locale. Nei giorni scorsi il sindaco Alfonso Golia, i segretari cittadino e regionale Francesco Gatto e Emiddio Cimmino e i consiglieri comunali dissidenti Paolo Santulli, Eugenia d’Angelo e Maurizio Danzi sono stati dalla commissione regionale di garanzia. Santulli, in particolare, avrebbe portato in visione quelli che ritiene gli errori presenti negli equilibri di bilancio. In particolare, avrebbe raccontato di oltre 10 milioni di euro di debiti non riportati nel documento contabile.

«Per ora – ha dichiarato il segretario Gatto – non mi è stato comunicato ancora nulla. Credo che la commissione debba riunirsi nuovamente e suppongo lo faccia dopo la prossima seduta di consiglio comunale». Gatto continua guardando alla prossima seduta di consiglio comunale prevista per il 23 e 24 dicembre prossimo: «Il Pd voterà a favore del riequilibrio di bilancio. E’ chiaro che se qualcuno dovesse fare qualcosa di diverso (voto contrario, astensione o assenza) non sarà in linea con il partito. In riferimento alle perplessità sul piano tecnico sollevate da qualcuno queste sono state ampiamente chiarite nella conferenza stampa tenuta dal sindaco e dall’assessore Sagliocco. Quello del 23-24 dicembre sarà un voto politico e non tecnico, che potrebbe determinare lo scioglimento del consiglio comunale».

Sempre in vista dell’appuntamento di mercoledì e giovedì, polemiche per la proposta del pentastellato Roberto Romano (indicato dalle voci tra i possibili “soccorritori” di Golia) che, in sede di riunione dei capigruppo consiliari, ha preannunciato di voler chiedere l’inversione dell’ordine del giorno ponendo la discussione degli equilibri di bilancio all’ultimo dei sedici punti in discussione. Sono in molti a pensare che possa essere considerato un aiuto al sindaco Golia, ma Romano afferma: «Certo che lo proporrò in consiglio. Abbiamo, al di là delle posizioni in consiglio comunale, una responsabilità nei confronti dei cittadini come amministratori. Non ho condiviso la proposta di Alfonso Oliva (consigliere comunale di FdI) di discutere al primo punto dell’odg il riequilibrio, e poi a seconda del risultato, il “rompete le righe” o la continuazione dei lavori del consiglio. Noi abbiamo i debiti fuori bilancio che vanno discussi e affrontati, abbiamo da affidare un parco al Comune di Carinaro, abbiamo da ratificare variazioni di bilancio». Quando, poi, gli viene chiesto cosa ha deciso il M5S, risponde: «La domanda è non noi cosa abbiamo deciso di fare, ma il sindaco cosa ha deciso di fare? Il problema locale ha anche un riflesso nazionale, è lo stesso discorso».

Sgombra, ma solo in parte, il terreno il parlamentare locale del M5S Nicola Grimaldi che afferma: «Per quanto riguarda il nostro consigliere non è vero che voterà a favore della maggioranza. Tra oggi e lunedì si terra un meet-up per decidere. A livello personale sono contrario a cambiare il nostro atteggiamento anche perché il documento contabile da votare è lo stesso di quello che abbiamo votato contro lo scorso 30 novembre. Ovviamente sentirò gli iscritti e lo stesso Roberto nella riunione, ma credo che la base dovrebbe procedere all’unanimità nel dare mandato al nostro consigliere di votare contro perché non solo non condividiamo tecnicamente il documento contabile, ma anche politicamente siamo nettamente contrari».

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