Aversa, i dissidenti cercano dialogo con Golia ma “mezzo Pd” ne chiede l’espulsione

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – «Richiesta di espulsione dei consiglieri comunali iscritti al Partito Democratico di Aversa: Paolo Santulli, Eugenia D’Angelo, Maurizio Danzi e Francesco Forleo». Questo l’oggetto di una nota sottoscritta da 95 iscritti su 183 che il segretario cittadino dei Dm Francesco Gatto ha inviato a: Giosuè Astarita, Presidente della Commissione di Garanzia del Pd della Campania e ai segretari nazionale, regionale e provinciale, Nicola Zingaretti (nella foto), Leo Annunziata e Emiddio Cimmino. Nella giornata di domani, alle 15,30, la commissione regionale di garanzia ascolterà in merito sia Gatto che il sindaco Alfonso Golia. – continua sotto – 

«Da iscritti e militanti del Pd – affermano Gatto e i 95 iscritti – proviamo vergogna ed indignazione per il comportamento di questi Consiglieri, che hanno tradito gli elettori che hanno creduto nei nostri valori e che hanno scelto di darci fiducia per la guida della città» per cui «vista la gravità dell’irresponsabile atto compiuto, i sottoscrittori chiedono che i consiglieri Santulli, D’Angelo, Danzi e Forleo vengano espulsi dal Pd con effetto immediato. In caso contrario, laddove il partito regionale non ritenesse opportuno adottare il provvedimento disciplinare richiesto, avallando di fatto l’irresponsabile comportamento dei Consiglieri, i sottoscrittori rimetteranno in massa la tessera del partito». – continua sotto – 

Insomma, mentre i quattro cercano di ragionare sui dati contabili degli equilibri di bilancio, una metà degli iscritti ne chiede la testa. Nella missiva si ricorda che il 30 novembre scorso «si è svolto il Consiglio comunale di Aversa e che tra i punti all’ordine del giorno vi era la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2020. I consiglieri in questione, ad eccezione di Forleo, appartenenti al gruppo consiliare del Pd, in totale autonomia e senza aver condiviso con gli iscritti del circolo, hanno espresso, unitamente ai consiglieri di opposizione, voto contrario determinando, di fatto, lo scioglimento del Consiglio comunale e decretando la fine dell’amministrazione del Pd». – continua sotto – 

Per i firmatari «un gesto fortemente irresponsabile concretizzatosi nel pieno della pandemia, momento in cui la città esige una guida amministrativa solida. È ancor più grave il fatto che il voto contrario viene motivato da uno di questi soggetti, in dichiarazione di voto, adducendo la scelta alla mancata defenestrazione del dirigente dell’area contabile e dell’assessore al ramo, smascherando, di fatto, la farsa sulle fantomatiche criticità tecniche del bilancio, prive di qualsiasi fondamento». Nella richiesta si ricorda che Forleo, assente pur potendo partecipare da remoto, non avrebbe ottemperato ai doveri di consigliere. In ogni caso, lo stesso consigliere, in sede di pre-Consiglio aveva affermato che avrebbe votato contro.

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