Aversa, i consiglieri pro-Golia ai dissidenti: “Modificare il riequilibrio? Non ci stiamo a questo gioco”

di Redazione

Aversa (Caserta) – “Vorremmo vederci impegnati su ben altre questioni di interesse della città ma dopo aver letto le dichiarazioni di questi ultimi giorni non possiamo restare in silenzio.  Così come non possiamo restare in silenzio dinanzi a chi interpreta il proprio ruolo istituzionale chiedendo ‘teste’”. Così i consiglieri Antonio Andreozzi, Domenico Menale, Vincenzo Angelino, Marco Girone, Erika Alma, Pasquale Fiorenzano, Paolo Cesaro e Mariano Scuotri che, in una nota congiunta, commentano la riapertura al dialogo lanciata dei dissidenti nei confronti del sindaco Alfonso Golia. In particolare, il capogruppo del Pd, Paolo Santulli, ieri ha chiarito che se si “sistema” il riequilibrio di bilancio lui e gli altri consiglieri che hanno espresso voto contrario nell’ultima seduta del Consiglio comunale non avranno problemi a dichiararsi favorevoli in vista della prossima convocazione dell’Assise (leggi qui). – continua sotto – 

“Ora ci chiedono di modificare – continuano gli otto consiglieri rimasti vicino al sindaco Golia – un documento contabile per provare a dare loro una motivazione per votare il riequilibrio di bilancio. Noi non ci stiamo a questo gioco e non restiamo in silenzio. Il documento contabile portato in Consiglio comunale è stato redatto nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti e non può essere modificato. Esprimiamo dunque pieno e totale sostegno all’assessore (alle Finanze, ndr.) Francesca Sagliocco, la quale, dal primo giorno del suo insediamento, ha permesso un’inversione di tendenza nella gestione finanziaria dell’Ente avviando un percorso di risanamento rigoroso e trasparente”. – continua sotto – 

“Il nostro bilancio – continuano – è fatto di principi, prima ancora che di numeri e non li baratteremo mai per chi, in modo confuso, prova a nascondere i reali motivi del proprio voto contrario, già emerso durante il Consiglio comunale del 30 novembre. Il dato ‘tecnico’, infatti, è stato ampiamente sviscerato nel corso dei mesi antecedenti e anche prima del Consiglio comunale sull’assestamento, andando infatti in seconda convocazione su richiesta del gruppo consiliare del Partito Democratico. La stranezza della loro richiesta è ancora più palese quando, dinnanzi ad un loro dubbio tecnico, avevamo proposto una pregiudiziale stesso durante il Consiglio richiamando le loro stesse ragioni per dargli modo e tempo di avere ancora ulteriori chiarimenti, gli stessi chiarimenti che oggi richiedono come conditio sine qua non di risoluzione di una crisi politica. Noi siamo innamorati della verità e della chiarezza e di esse non abbiamo paura. Pertanto, se ci fosse ancora bisogno di ricordarlo, noi siamo quelli che i residui, attestati dai dirigenti, vogliamo incassarli e non a stralciarli per partito preso”. – continua sotto – 

“Le nostre azioni positive – concludono gli otto consiglieri – vanno tutte nella direzione del risanamento come dimostra, per fare un solo esempio, l’invio di ingiunzioni per 6 milioni di euro di canoni idrici non riscossi. Noi non ci stiamo a essere tacciati per quelli che avallano atti illegittimi e siamo certi che sindaco e assessore faranno ancora una volta un atto di chiarezza dinanzi alla città. Noi non abbiamo paura di ciò che facciamo e ci mettiamo e metteremo come sempre la faccia”.

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