Aversa – Caro Alfonso, non consegnare la città all’ennesimo “straniero”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Sindaco, mi rivolgo direttamente a te con questa lettera aperta. Non ho cariche politiche, né alcun altro motivo per rivolgermi direttamente a te se non la circostanza di voler bene alla mia città e, consentimelo, anche a te e, soprattutto, alla tua dignità da bravo ragazzo che ti sei conquistato sul campo. Ecco, proprio a questa voglio fare appello per aiutarti, nel mio piccolo, a decidere cosa fare in questo che è, certamente, uno dei momenti più importanti della tua vita. Sicuramente il più importante a livello politico. – continua sotto – 

“Alfonso (non usano il cognome gli aversani, quasi a voler sottolineare la familiarità che tu ti sei conquistato in questi anni) è un bravo ragazzo, una persona pulita, trasparente”. Ebbene sindaco, non sporcare questa bella immagine che gli ultimi sindaci non hanno mai avuto con le azioni che stai mettendo in essere in questi giorni che sono succeduti a quello scellerato e squallido Consiglio comunale del 30 novembre scorso. Al momento in cui ti scrivo non si conoscono ancora gli sviluppi di questa situazione agonica, ma tutti gli addetti ai lavori sanno dei tuoi tentativi, alcuni dei quali, consentimi di dirlo visto che potrei essere tuo padre, fanciulleschi e goffi. Per quanto riguarda questi ultimi penso a queste frenetiche attività in giunta dove si sta approvando, in maniera frenetica, appunto, una serie di atti che la città attendeva da tempo e che, guarda caso, sono stati varati adesso. Tra questi anche quello del consumo di suolo zero. Una delibera inutile considerato che non ha alcuna valenza visto che questa scelta non è stata inserita nelle linee di indirizzo del Puc. – continua sotto – 

Ma, accanto a questa attività amministrativa, che pure può essere giustificata, ce n’è un’altra, politica, che non ti fa onore. Sappiamo che in questi giorni stai tentando di dare vita ad una maggioranza alternativa consegnando le chiavi della nostra Città all’ennesimo “straniero”, come se Aversa non avesse la forza di governarsi da sola. Cosa ancora più brutta è che lo stai facendo nelle “segrete stanze”, una pratica che hai sempre aborrito, ma, evidentemente, quando a farlo erano altri. Molto più apprezzabile era stato il tuo appello alla responsabilità fatto in consiglio comunale, ma era tardivo e falso tenuto conto che i tuoi emissari avevano già contattato i consiglieri comunali di opposizione ed il risultato non era stato quello auspicato. Subito dopo, la frenesia di rimanere al potere, di restare a galla, ti ha fatto perdere l’equilibrio e dimenticare la tua rettitudine da bravo ragazzo. In queste ore stai cercando disperatamente di continuare ad essere il sindaco, costi quel che costi. In questa strada, credo, ti abbia fatto confluire qualche giovane amico a te vicino che, a mio avviso, non guarda al tuo futuro, ma al proprio per cui i suoi consigli non sono affatto disinteressati. – continua sotto – 

Un comportamento che ti sta facendo perdere il tuo alone di “santità”. Se veramente vuoi continuare ad essere il sindaco di Aversa hai davanti a te due strade. La più semplice e sacrificale sarebbe quella di dimetterti. L’altra è quella di azzerare alla luce del sole l’esecutivo e convocare un Consiglio comunale dove chiedere la fiducia su un governo di salute pubblica. Un’amministrazione dei consiglieri comunali con un esecutivo condiviso. Almeno per concretizzare quelle cose di cui Aversa ha urgente bisogno. In pratica un sogno. Una terza via, caro Alfonso, non c’è se non pasticciata e soprattutto devastatrice della tua immagine.

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