Lusciano, le proposte dell’opposizione per l’emergenza Covid

di Redazione

Lusciano (Caserta) – Vista la grave situazione della pandemia Covid-19, considerato che c’è un aumento vertiginoso dell’infezione, che le famiglie isolate in attesa di tampone o con contagi hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile, tenuto presente anche che i servizi sanitari dell’Asl sono in enorme difficoltà e non riescono purtroppo a seguire gli ammalati,  il gruppo consiliare “Lusciano che Vorrei” – costituito dai consiglieri Inviti (nella foto), Graniero, Palmiero e Ciocio – con spirito di collaborazione, presenta delle semplici proposte per sollevare un pochino i gravi disagi dei concittadini ammalati.

In primis: “Voucher farmaceutici per farmaci necessari alle cure dei malati purtroppo sintomatici, che stanno effettuando terapie domiciliari. Tali voucher si potranno spendere nelle farmacie del nostro paese e dovranno essere esclusivamente usati per l’acquisto di farmaci e/o integratori utili alla cura della malattia infettiva. L’elenco degli assegnatari di tali voucher si ricaverà tramite una collaborazione con i medici di base e l’asl territoriale”. Poi: “Un kit Covid per l’isolamento domiciliare da consegnare agli attuali positivi ed ai futuri positivi da parte della protezione civile. Il kit dovrà comprendere un saturimetro (strumento fondamentale) per verificare l’ossigenazione del sangue, un termometro digitale basale classico da avambraccio, un igienizzante per le mani, 5 mascherine ffp2 ed un volantino contenente consigli medici per la quarantena ricavati dai protocolli e da un consulto con Asl e medici di base. Sono tutti prodotti oggi reperibili in commercio e che possono essere ordinati velocemente”.

Letta la cronaca di questi giorni, dove sono mancate ambulanze ed assistenza medica per i malati, l’opposizione propone, anche sulla falsariga di altri comuni, 2un servizio di ambulanze private per assistenza medica domiciliare, ossigenoterapia ed accompagnamenti per Tac urgenti”. Per i punti 1 e 2 le risorse economiche “vanno prese dai residui dei buoni spesa, le donazioni ricevute dai cittadini ed alcuni recuperi di variazione per spese non effettuate o meno utili, come la colonia estiva, le spese per il Natale, i costi per le bollette delle scuole, eccetera. Le somme rimanenti vanno tenute a disposizione per il punto 3; qualora l’importo necessario per il punto 3 dovesse essere troppo scarso, certamente, con un gesto di sensibilità, si dovrebbe aprire un fondo per un contributo di solidarietà per un prelievo dalle indennità degli amministratori comunali e dalle indennità di risultato dei responsabili di settore”.

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