Aversa, Pollini (Confesercenti): “Aiutiamo il commercio cittadino”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Il vicepresidente di Confesercenti Campania e Molise, Maurizio Pollini, lancia un appello ai consumatori al fine di dare sostegno alle piccole e medie imprese, ai negozi di vicinato, alle botteghe di quartiere che più di tutti stanno soffrendo la crisi economica scatenata dalla pandemia da Covid-19. L’appello di Pollini è quello di acquistare prodotti italiani e di acquistarli nei negozi della propria città privilegiando quindi la piccola e media distribuzione e tralasciando di fare acquisti nella grande distribuzione e soprattutto sulle varie piattaforme on line.

«In momenti di grande crisi, come quello che stiamo vivendo, – spiega Pollini – e quanto mai necessario far girare l’economia nel nostro Paese, nel nostro territorio e nei negozi della nostra città, che rappresentano una risorsa imprescindibile per il nostro territorio e non solo dal punto di vista occupazionale ed economico ma anche sociale e della sicurezza. Immaginate via Roma senza le attività commerciali, sarebbe una strada spenta, desolata, abbandonata, come lo è stata via Seggio, fino a quando i negozi che un tempo la popolavano non sono stati riconvertiti in luoghi di aggregazione e di somministrazione, i locali della cosiddetta movida. Fino a qualche anno fa, infatti, via Seggio era deserta, spenta, tetra, di sera faceva paura attraversarla e pensare che, alcuni lustri fa, era il centro dello shopping, il salotto buono di Aversa che richiamava clienti addirittura dalla stessa Napoli. Ecco perché, in questi momenti difficili, dobbiamo sostenere l’economia cittadina acquistando nei negozi della città senza farsi prendere dalle facili mode del web che oggi si chiamano black friday e che domani potrebbero provocare la realizzazione della black city, la città nera, spenta di cui abbiamo appena parlato».

«E se i negozi oggi sono chiusi, non ci costa nulla aspettare che riaprano per poter soddisfare le nostre esigenze e per dedicarci allo shopping. Ciò garantirà una boccata di ossigeno alle casse asfittiche dei commercianti cittadini e potrà anche contribuire a farli difendere dalle tante insidie che si nascondono nelle pieghe di questa grave crisi e che si chiamano usura e malavita, quest’ultima sempre pronta ad approfittare delle “debolezze” altrui e del “bisogno”, intrufolandosi nelle attività commerciali sotto le apparenti spoglie della “salvezza” per poi trasformarsi presto nella “disperazione” e nella “disgrazia”. Bisogna tener presente che ogni euro speso sulle piattaforme on line e un euro sottratto all’economia cittadina che potrebbe salvare un piccolo negozio e quindi diversi posti di lavoro. Un euro sottratto alla sicurezza della città e alla difesa dell’“indipendenza” dei commercianti e per la difesa dalle sirene della malavita. L’aiuto più grande per i commercianti e per il commercio può e deve venire principalmente dai consumatori. Naturalmente anche lo Stato deve fare la propria parte ma non può pensare che il sistema di aiuti sia quello di rimandare il pagamento delle tasse ma deve consistere nella completa abolizione delle stesse non solo per il 2020 ma per tutto il periodo in cui la pandemia persiste. Solo una volta che l’avremo sconfitta potremo pensare di ritornare alla normalità e riprendere il regolare pagamento delle tasse».

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