Aversa, blitz della Guardia di Finanza nella casa comunale dopo denuncia ex assessore Carpentiero

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Ritorna la Guardia di finanza nella casa comunale. Ad incaricare le Fiamme gialle del gruppo di Aversa dell’ennesima indagine ancora una volta la procura regionale della Corte dei Conti. Nel mirino dei finanzieri aversani coordinati dal colonnello Michele Doronzo in particolare due vicende, la riscossione dei tributi con un focus particolare per quanto riguarda i canoni idrici e i lavori in corso al mercato ortofrutticolo di viale Europa, chiuso, oramai, da più di un anno.

Una notizia che si voleva far passare sotto silenzio, ma che è venuta, comunque, fuori. La visita dei finanzieri è stata, infatti, effettuata, nella mattinata di lunedì scorso, ma si è venuto a conoscenza solo dopo alcuni giorni. I militari sono saliti al secondo piano del palazzo municipale dove hanno avuto un incontro con la segretaria generale Anna di Ronza, alla quale hanno chiesto il rilascio di documentazione, in parte ottenuta al momento, in parte da recuperare per poi consegnarla agli investigatori. Poi hanno ascoltato l’attuale assessore alle Finanze, Francesca Sagliocco, già assessore con l’ex sindaco Enrico de Cristofaro, nominata la scorsa primavera, quando il sindaco in carica Alfonso Golia revocò repentinamente le deleghe al suo predecessore Nico Carpentiero.

A dare il via alle indagini sarebbe stato proprio un esposto di Carpentiero che, all’atto del suo insediamento, nel luglio dello scorso anno, dopo aver verificato la situazione del proprio assessorato, aveva inviato una sorta di relazione-denuncia ai giudici contabili. A suo avviso, infatti, ci sarebbero state una serie di irregolarità in diversi campi del settore economico-finanziario del comune di Aversa. Non a caso, infatti, nella mattinata di venerdì il commercialista aversano è stato ascoltato nella caserma delle Fiamme gialle di via Nobel. Ai finanzieri che lo ascoltavano in merito all’esposto da lui prodotto, Carpentiero avrebbe evidenziato soprattutto presunte irregolarità per quanto riguarda i mutui contratti dal Comune. Uno di essi, in particolare, acceso oramai venti anni fa per finanziare la realizzazione dei Pip, la cittadella artigiana (mai concretizzatasi), sarebbe stato utilizzato per tutt’altre attività, ovviamente sempre del Comune di Aversa.

Due, dicevamo, i focus sui quali si sarebbero soffermate le Fiamme gialle: entrate comunali non riscosse per 94 milioni di euro e lungaggini dei lavori per la riapertura del mercato ortofrutticolo di viale Europa. Per quanto riguarda la mancata riscossione, la maggior parte riguarderebbe i canoni idrici, in buona parte prescritti per cui da non poter essere più nemmeno iscritte nelle poste positive del bilancio come, invece, sarebbe avvenuto. A prima vista i finanzieri avrebbero rilevato una serie di errori riguardanti la notifica degli atti di diffida al pagamento. Discorso altrettanto complesso per quanto riguarda il mercato ortofrutticolo, chiuso a seguito di un blitz di Nas, Noe e ispettori dell’Asl, dal 1 ottobre del 2019. In questo caso la Guardia di finanza starebbe verificando due diversi aspetti: la riscossione dei canoni (che, però, starebbe procedendo di gran lena dopo che il dirigente Stefano Guarino aveva provveduto alla notifica delle richieste di pagamento) ed eventuali danni erariali causati dal procrastinarsi dell’esecuzione dei lavori che sarebbero dovuto finire in un paio di mesi, ma che, dopo un anno dal blitz dei carabinieri e dei sanitari, non ancora sono stati ultimati. Un anno di chiusura significa un anno in meno di entrate per il Comune relativamente ai canoni che avrebbero dovuto versare gli operatori e che, ovviamente, non verseranno non avendo usufruito delle aree utilizzate per la vendita di frutta e ortaggi.

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