Aversa, occupazioni abusive in Via San Lorenzo: contestato danno da 3 milioni a ex sindaci

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Un danno da circa 3 milioni di euro. Questo, ipoteticamente, quanto sono chiamati a risarcire sindaci, assessori e dirigenti, quasi tutti ex, dalla Corte dei Conti per canoni mai riscossi e occupazioni abusive dei 136 alloggi di proprietà del Comune in via San Lorenzo. La Procura contabile aveva contestato un presunto danno erariale da 2,7 milioni di euro per il periodo 2009-2013, su un buco accertato, però, di oltre 16 milioni cominciato già all’inizio degli anni ’90, di cui gran parte è andata in prescrizione, per «la cattiva gestione di 136 alloggi comunali popolari in via San Lorenzo, quasi tutti occupati abusivamente e per i quali non sono mai stati riscossi i relativi canoni di locazione».

La citazione originaria era per lo scorso 13 maggio, ma, in tempo di coronavirus, si è reso necessario il rinvio al prossimo 2 dicembre. In sostanza, amministratori e dirigenti non avrebbero messo in campo un fattivo impegno per recuperare le somme o liberare gli alloggi. Indagati due ex sindaci, due ex assessori al Patrimonio e tre dirigenti al Patrimonio. Dall’inchiesta è stato escluso il defunto sindaco Giuseppe Sagliocco perché, in questo caso, la contestazione non è trasmissibile agli eredi. L’inchiesta era stata condotta dal viceprocuratore generale Ferruccio Capalbo, sotto il coordinamento del procuratore regionale Michele Oricchio, e delegata alla Guardia di Finanza di Aversa. Nello specifico, questa la situazione: per gli ex sindaci Domenico Ciaramella (2002-2012) 501.142 euro e Domenico De Cristofaro (2016-2019) 401.142 euro. Gli ex assessori al Patrimonio Romilda Balivo (2010-2012) per 201.142 euro e Nicolina Virgilio (2012-2014) per 201.142 euro. I dirigenti dell’Ufficio Patrimonio Elio Florio (2008-2011) per 451.142 euro e Alessandro Diana (2012-2015) per 591.142 euro e Stefano Guarino, dirigente ad interim del Patrimonio (2015-2017 e dal 2017 a oggi) per 251.142 euro.

«Dagli accertamenti effettuati – scriveva il pm – è emerso comprovato che per un lunghissimo arco temporale non sono stati riscossi i canoni dovuti per numerosi cespiti di proprietà del Comune». Rispetto alle somme iniziali, aumentato di 100mila euro l’addebito all’ex sindaco De Cristofaro e diminuito della stessa somma a testa agli ex assessori Balivo e Virgilio. Ridotta, infine, a 50mila euro la contestazione al comandante Guarino perché «si è più volte attivato con il sindaco Domenico De Cristofaro…che ciononostante non ha mai riscontrato le note del Guarino né è mai intervenuto ‘abbandonando’ l’ufficio al suo destino. Circostanza, questa, la cui sopravvenuta conoscenza è idonea ad incidere in senso modificativo sulla ripartizione delle quote di danno personale proposta in sede di invito a dedurre».

«Dal momento della costruzione del fabbricato – ha affermato l’ex sindaco Ciaramella, dopo aver evidenziato che la vicenda, ovviamente, non ha alcun risvolto penale – gli inquilini non hanno mai pagato per cui tutti i sindaci che ci hanno preceduto se la sono cavata con la prescrizione (Golia, Ferrara, Bisceglia e tutti gli altri che non ricordo). Sagliocco, invece è stato escluso per ovvi motivi. Cosa voglio dire con questo? Che, nonostante gli interventi delle varie amministrazioni, non è stato facile far pagare i canoni agli occupanti degli appartamenti. Ma, poi, mi chiedo: i sindaci o i dirigenti sono addetti a queste operazioni? Qualche sindaco diede incarico a qualche legale pagando molte decine di migliaia di euro di parcelle e alla fine nessuno pagò. Come al solito è facile buttare la croce sugli amministratori. Io spero, anche questa volta, come già avvenuto per gli standard comunali, di venirne fuori. È la vita dei sindaci».

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