Aversa, Gianluca Golia: “Spostare il mercato ortofrutticolo? Una barzelletta”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Leggere che il mercato ortofrutticolo dovrà essere spostato (seppur non in tempi brevissimi) mi sembra una triste barzelletta». Gianluca Golia riprende le dichiarazioni del sindaco suo quasi omonimo Alfonso Golia sulla futura dislocazione del mercato ortofrutticolo e continua: «Dopo aver impegnato una cospicua somma (poco più di 500 mila euro) per adeguare, seppur in modo parziale, la struttura dopo la chiusura nell’ottobre scorso, oggi si parla di delocalizzazione dell’attività. Ma come? Non sarebbe stato meglio programmare dei lavori per la costruzione di una nuova struttura, direttamente su di una nuova area convogliando quindi tutti quei soldi per l’edificazione della nuova area? Area che sarebbe risultata già ampiamente adeguata dal punto di vista strutturale e decisamente già proiettata ad una organizzazione capace di ottimizzare anche le entrate per il comune?».

«Insomma, – conclude l’esponente dell’opposizione – dopo aver perso tanto tempo oggi, si continua a non avere una visione chiara di quello che si deve fare e come, il tutto, ovviamente, ricadendo ancora sulle tante persone senza lavoro (e quindi sulle loro famiglie) e su di un indotto economico oramai in ginocchio». Gli operatori, intanto, forniscono la propria versione in merito al presunto debito di circa due milioni nei confronti del Comune. La vicenda ha inizio nel 1995, quando gli operatori si rivolgono alla giustizia tributaria sino a giungere in Cassazione che con due sentenze del 2004 e del 2007 riconosce la non debenza di tributi e, addirittura, ordina la restituzione di quanto pagato.

Nel frattempo, la battaglia legale continuava, ad alcuni Commissionari arrivavano i primi rimborsi per l’ingiusto pagamento della Tosap, altre sentenze della Suprema Corte confermavano tale orientamento, l’ultima datata 9 febbraio 2010. E la battaglia va ancora avanti, atteso che ci sono ancora alcuni Commissionari in attesa di riscuotere tali rimborsi. «Negli ultimi anni, – affermano – la categoria dei Commissionari si è rivolta attraverso i propri legali sempre nella maniera più propositiva possibile, rispondendo con fermezza ai vari tentativi succedutisi negli anni di pagare cifre astronomiche, vista anche l’attuale situazione economica della nostra città, ma anche concedendo ben più di un’apertura alla locale Amministrazione, nel tentativo di risolvere la spinosa questione e riportando il Mercato fuori dalla aule di un Tribunale e “ricollocarlo” lì dove 15 coraggiosi Commissionari, 50 e più anni orsono, decisero di creare una piccola economia a vantaggio della propria città. L’11 ottobre del 2019 l’atto per il momento conclusivo: la chiusura del Mercato Ortofrutticolo ad opera dei Nas».

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