Traffico di droga in Basilicata, 19 arresti contro clan del Materano

di Redazione

Vasta operazione della Polizia di Stato, denominata “Paride”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, finalizzata all’esecuzione di 29 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere, 11 agli arresti domiciliari e 10 dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di vari soggetti, alcuni elementi di spicco della criminalità organizzata operanti nel Materano, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e altri gravi delitti.

Gli investigatori della sezione criminalità organizzata di Potenza e della squadra mobile di Matera, coadiuvati dagli operatori del reparto prevenzione crimine Basilicata e del personale del commissariato di polizia di Melfi stanno eseguendo anche numerose perquisizioni con l’ausilio di unità cinofile. Impiegati circa 150 agenti della polizia di Stato. Tra le accuse, anche la detenzione illegale di armi di provenienza illecita, munizionamento, materiale esplodente e altro. Le misure cautelari – che hanno interessato i territori di Matera, Bernalda, Policoro, Montescaglioso, Scanzano Jonico, Pisticci, Altamura, Manduria (Taranto), Capaccio Scalo (Salerno) – sono state eseguite unitamente a 42 provvedimenti di perquisizione personale e domiciliare disposti dal pm dalla direzione distrettuale antimafia di Potenza.

L’attività di indagine ha preso avvio con il ritrovamento nel dicembre scorso, a Bernalda, di 1,2 chili circa di cocaina, circa 2,7 chili di hashish, suddivisi in 27 panetti, 125 grammi di marijuana, 2 fucili da caccia, 5 pistole revolver e semiautomatiche, circa 5.000 proiettili di vario calibro e potenzialità, 4,5 chili di materiale esplodente, costituito da diversi ordigni e manufatti esplosivi, completi di miccia. Oltre al territorio di Bernalda, “divenuto col tempo una delle più importanti piazze di spaccio della Basilicata” secondo la Procura, l’organizzazione malavitosa con a capo Vincenzo Porcelli, operava anche a Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Miglionico, Calciano, Salandra, Valsinni. A Bernalda convergevano anche esponenti della criminalità di altri territori e regioni per approvvigionarsi di sostanze stupefacenti. “Ciò – ha spiegato il procuratore capo Francesco Curcio – a dimostrazione della crescente centralità del territorio lucano nel contesto del traffico di droga”.

L’indagine ha consentito, inoltre, di delineare rapporti di collegamento e forniture di droga, anche ripetute nel tempo e per quantitativi piuttosto consistenti, effettuate in favore di esponenti di vertice del clan Scarcia di Policoro, del clan Schettino di Scanzano Jonico, del ricostituendo clan D’Elia di Montescaglioso, nonché del gruppo Potenza di Marconia di Pisticci. Il sodalizio criminoso oltre ad avere rapporti d’affari con rifornitori stranieri, per lo più albanesi, che erano in grado di procurare elevate quantità di stupefacente come 2 chili di cocaina in pochi giorni, aveva relazioni criminali con tutti i maggiori clan del metapontino. L’operazione antidroga è stata eseguita con l’ausilio dei reparti prevenzione crimine Basilicata, Puglia, Campania, Lazio e Calabria, nonché delle unità cinofile di Nettuno, Napoli e Vibo Valentia con la copertura aerea di un elicottero del reparto volo di Reggio Calabria. IN ALTO IL VIDEO

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