Repubblica Dominicana riapre ai turisti, ma chiede di stare in guardia con manifesti espliciti

di Antonio Arduino

Santo Domingo – La Repubblica Dominicana, a partire da mercoledì primo luglio, riapre al turismo internazionale, Stati Uniti e Canada inclusi. La comunicazione è arrivata dopo un incontro tenuto dal Ministro del Turismo, Francesco Javier Garcia, e della Sanità Pubblica, Raffaele Sanchez Carderas, con i rappresentanti della Asonahored, associazione turistica nazionale guidata dal presidente Paola Ranieri.

A rendere determinare la riapertura al turismo, che rappresenta la principale fonte dell’economia nazionale, è stata la necessità di conservare gli oltre 350 mila posti di lavoro, diretti e indiretti, occupati nel settore turistico. Una scelta obbligata per la politica locale che ha sottolineato come, comunque, persista lo stato di emergenza legata dal Covid-19 i cui dati sono stati tali da impedire il passaggio alla terza fase programmata dal Governo per il ritorno graduale alla normalità.

Ciò nonostante, la necessità di non creare ulteriori danni all’economia nazionale ha imposto una scelta che il presidente Medina ha chiarito anche con spot televisivi, ricordando ai dominicani che devono essere mantenute le regole dettate dal Governo per ridurre i contagi che, al 29 giugno, presentavano ulteriori nuovi focolai in diverse zone della nazione dove sono stati individuati 443 nuovi casi su un totale complessivo di 31816  portando il numero dei decessi  a 733 dall’inizio della pandemia. Questo perché, come ribadito dal presidente Medina, nella Repubblica c’è ancora una frangia di cittadini che non rispetta le norme malgrado gli inviti fatti anche con manifesti espliciti, e le pesanti sanzioni decise per coloro che non portano la mascherina e non tengono conto del distanziamento sociale.

Tornando alla riapertura al turismo, va segnalato che gli albergatori, in particolare quelli di Punta Cana, la località più gettonata della Repubblica Dominicana, hanno assicurato di aver adottato un protocollo di sicurezza capace di garantire la tranquillità ai turisti che avrebbero già prenotato in gran parte degli alberghi della zona dove arriveranno, nel corso delle prossime settimane, oltre 560 voli provenienti da tutto il mondo.

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