Blitz dei finanzieri in negozi cinesi dell’agro aversano: 190mila accessori per tabacchi sequestrati

di Redazione

190mila accessori per tabacchi, tra cartine e filtri, privi della necessaria autorizzazione alla vendita, sequestrati dai “baschi verdi” della compagnia della Guardia di Finanza di Aversa in quattro esercizi commerciali gestiti cinesi, situati tra Aversa, Cesa, Orta di Atella e Teverola,

Si tratta di uno dei primi interventi a livello regionale eseguiti dopo le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2020 che, dal 1 gennaio scorso, ha introdotto un’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo, consentendo la commercializzazione solo alle rivendite autorizzate, in possesso della licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Secondo la recente innovazione di legge, infatti, i gestori dei quattro esercizi commerciali avrebbero dovuto smaltire le loro scorte di cartine e filtri entro il 31 gennaio scorso mentre gli esercizi commerciali controllati hanno continuato a porle in vendita “sottobanco”, in evasione d’imposta; proprio per tale motivo tre di loro sono stati denunciati a piede libero per contrabbando di generi di monopolio e rischiano ora sanzioni pari a 5 euro per ogni grammo convenzionale di prodotto, oltre la reclusione da due a cinque anni.

L’altro soggetto controllato, tenuto conto del quantitativo rinvenuto, risultato inferiore a 10 chilogrammi e della provenienza nazionale dei generi posti in commercio, è stato solo segnalato amministrativamente all’Agenzia delle Dogane e Monopoli per una sanzione pecuniaria che va dai 5mila a 10mila euro. Per tutti è prevista, inoltre, la sanzione accessoria della chiusura dell’attività ovvero la sospensione della licenza o dell’autorizzazione dell’esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni e non superiore ad un mese.

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