Frignano, opposizione: “Su pacchi alimentari si invii documentazione alla Guardia di Finanza”

di Nicola Rosselli

Frignano (Caserta) – «Per allontanare da voi ogni dubbio, inoltrate per amore della trasparenza e legalità, la documentazione alla Guardia di Finanza per le verifiche e i controlli sulla regolarità delle assegnazioni, come hanno fatto altri sindaci, tra cui quello di Aversa. Velocità e trasparenza quasi sempre non vanno a braccetto». I consiglieri comunali di “Frignano nel Cuore”, Lucia Maisto, Maria Rosaria Golia, Katia Magliulo, Luigi Sabatino e Lucio Santarpia vanno all’attacco dell’amministrazione guidata da Gabriele Piatto in relazione alla distribuzione dei pacchi e dei bonus alimentari ai frignanesi in difficoltà in tempo di coronavirus.

I cinque esponenti della minoranza, facendosi portavoce di numerosi cittadini affermano rivolti alla maggioranza: «Avete gestito l’emergenza economica secondo una scelta privatistica e da campagna elettorale. Ci chiediamo: dove sta il merito di voi amministratori? Forse nel distribuire i 95mila euro di supporto economico elargiti dal Governo e non da voi, in maniera non equa, con disorganizzazione e con palese tornaconto politico?  Un merito avete avuto ed è quello di aver mantenuto le tasse e i tributi comunali ai massimi livelli…anche un Commissario Prefettizio avrebbe fatto meglio». «Non avete dato – continuano i cinque – neppure un euro della vostra indennità e non avete caricato il furgone, ma vi siete recati personalmente nelle abitazioni non certo per filantropia ma per finalità elettorale. Il ruolo degli altri amministratori era quello di controllare che tutto venisse svolto secondo la normativa e non di gestire, come più volte abbiamo sottolineato. A noi fa immensamente piacere che vengano consegnati quanti più pacchi alimentari e aiuti economici possibili a tutti i cittadini bisognosi, purché in maniera imparziale e disinteressata. Non è possibile dare più pacchi nella stessa giornata ad alcune famiglie».

Santarpia e compagni si rivolgono in particolare al consigliere di maggioranza Vincenzo Mastroianni, e dichiarano: «Quando affermi, caro consigliere: “Avete preferito stare a casa perché avevate paura”, dimostri di essere in uno stato confusionale e non ti rendi conto di quello che dici. Tutto il mondo ha paura del virus. Solo quando si ha paura, si dimostra di avere coraggio. Pertanto, visto che sbandieri, di non aver paura non sei neppure coraggioso. Diffidiamo sempre di coloro che affermano di non aver paura, perché questi o sono idioti o incoscienti. Le tue presenze in assembramento fuori dal Comune dimostrano solo che sei un irresponsabile, passibile di denuncia per attentato alla salute pubblica». «Noi – continuano – abbiamo ancora paura e siamo usciti sempre con prudenza e responsabilità rispettando gli obblighi di legge e gli appelli di tutte le istituzioni, compresi quelli accorati del nostro sindaco, a “Restare in casa” per evitare i contagi. Anche da casa abbiamo dato il nostro contributo disinteressatamente e più di quanto si possa immaginare». Si passa, poi, nello specifico: «Non abbiamo nessuna responsabilità delle vostre azioni che abbiamo denunciato proprio per non essere ritenuti complici del vostro operato fatto male e in fretta. Ricordiamo che avete istituito il Coc (Centro Operativo Comunale) il 16 marzo 2020 illegittimo e non avete inserito nella sua composizione un rappresentante della minoranza né le associazioni di volontariato. All’occasionale incontro, per altri motivi, del 30 marzo 2020 a cui fai riferimento, fu presentata il giorno successivo la nostra richiesta di collaborazione alla quale non avete mai dato una risposta, prova evidente che non volevate la nostra presenza».

«Per quanto attiene la sicurezza dei dipendenti comunali – hanno concluso gli appartenenti a “Frignano nel Cuore” – ci risulta, a differenza di quanto affermi, che non avete completato tutte le procedure previste. Per allontanare da voi ogni dubbio, inoltrate per amore della trasparenza e legalità, la documentazione alla Guardia di Finanza per le verifiche e i controlli sulla regolarità delle assegnazioni. Ognuno è responsabile delle proprie azioni.  Noi ci siamo limitati a riportare le nostre doverose considerazioni e le rimostranze dei nostri compaesani. Pertanto, per non essere ripetitivi e per non annoiare i concittadini non risponderemo più alle tue malevole menzogne».

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