Aversa, i commercianti su nuova Ztl: “Il sindaco è contro di noi”. Amministrazione: “Non tutti la pensano così”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Commercio, movida, ztl, alcolici ai minori. Ad Aversa la fase 2 riporta sul tappeto gli stessi problemi di prima dell’epidemia e, di conseguenza, le stesse polemiche. Il fronte più importante è quello del commercio a 360 gradi. L’altro giorno c’è stato un incontro tra l’associazione Commercio Centro Vivo e l’amministrazione comunale al termine del quale il sodalizio ha diramato una nota in cui sostiene: «Il sindaco è contro il commercio. La storia si ripete. Abbiamo partecipato ad un incontro con il sindaco Golia e l’assessore alle Attività produttive, De Michele, per confrontarci su occupazioni di suolo pubblico, tributi comunali, distanziamento tra avventori. Fin qui tutto bene, poi il fulmine a ciel sereno».

«Mentre in tutta Italia si sta discutendo sulle possibili misure da mettere in campo per risollevare il nostro settore, ad Aversa il sindaco – continuano Lello Candia e soci – ha pensato bene di programmare una nuova Ztl, chiudendo tutto il centro ed il centro storico fino a tarda sera». Nelle intenzioni degli amministratori, anche per destinare maggiore suolo pubblico alle attività di ristorazione, nel prossimo futuro, non sarà più possibile parcheggiare in piazza Vittorio Emanuele e piazza Municipio, tutti gli attraversamenti resteranno chiusi e la Ztl verrà estesa nel tempo ed ampliata per dimensione in diverse zone della città.

«Tutto questo – affermano i commercianti – naturalmente senza uno straccio di piano parcheggi, senza modificare la viabilità, senza mobilità alternativa e come al solito non tenendo conto della posizione degli esercenti. Da Napoli a Roma, da Firenze a Milano, da Genova a Torino le amministrazioni hanno ben pensato di ridurre le zone a traffico limitato, in alcuni casi di sospenderle sino a settembre o addirittura dicembre, per svariate motivazioni quali per esempio, favorire il commercio locale, disincentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici (ricordiamo ad Aversa inesistenti) dato il distanziamento interpersonale da rispettare». «Stavolta – concludono i commercianti aversani – non ci troveranno impreparati. Pronti ad organizzare raccolta firme, serrate e manifestazioni per far rinsavire chi ci amministra. Intanto la categoria tutta annuncia già da ora uno stato di agitazione che si protrarrà fin quando determinate scelte non verranno rivalutate e condivise».

Dalla casa comunale tengono a precisare che il documento sarebbe frutto solo di alcuni, pochi, commercianti, mentre la stragrande maggioranza sarebbe d’accordo nel fare in modo che, grazie ad una zona a traffico limitato più ampia, si possano garantire maggiori spazi per gli esercizi di somministrazione in questo momento particolare senza aggravi di spesa. Inoltre, le isole pedonali consentirebbero anche un maggiore distanziamento sociale in questo particolare momento consentendo la presenza di più persone in giro e, di conseguenza, un maggior numero di avventori a vantaggio degli stessi commercianti.

L’allarme più serio lo lancia il primo cittadino normanno Alfonso Golia che afferma: «I ragazzini bevono troppo. Al di là dei controlli interforze e delle attività repressive, l’attenzione deve essere nelle famiglie, soprattutto per i ragazzi di 13, 14 anni che sempre più spesso collassano per il troppo alcol». «Si tratta – ha continuato Golia – di un tumore che assilla la società. Le istituzioni si impegnano, ma i genitori devono controllare d più i figli. Spesso questi tornano ubriachi quando i genitori stanno dormendo ignari». Il sindaco ipotizza, ai fini di una collaborazione con i titolari di locali, l’istituzione di un bollino di qualità per quelli che si impegnano in questa battaglia.

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