Napoli, boss scarcerati: torna in cella luogotenente degli Scissionisti

di Redazione

Era stato da poco scarcerato ma ora torna in carcere Giosué Belgiorno, ritenuto dalla Dda il luogotenente del clan Amato Pagano, trasferito ai domiciliari a causa della pandemia e delle sue condizioni di salute. I carabinieri di Arzano (Napoli) gli hanno notificato ieri un provvedimento emesso dalla Procura generale della Corte di Appello di Napoli con il quale se ne dispone la reclusione, per quasi due anni, di un residuo pena per il reato di associazione per delinquere di tipo camorristico.

Belgiorno è stato condannato a vent’anni di reclusione per l’omicidio, nel 2011, di Antonino D’Andò, anche lui dello stesso clan, assassinato nell’ambito di una guerra fratricida in seno ai cosiddetti “scissionisti”. Ai due anni di residuo di pena da scontare (che si aggiungono ai 5 già scontati in Sicilia) farà seguito la libertà vigilata, in considerazione della riconosciuta pericolosità sociale di Belgiorno.

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