Aversa, 4 domande al sindaco Golia: “Non scendo a compromessi”

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – La città non potrà cambiare davvero se i consiglieri tutti, maggioranza e opposizione, dopo aver espresso tanto amore per Aversa in campagna elettorale, presentandosi in liste che indicavano questo sentimento, da ormai nove mesi non fanno altro che remare contro il primo cittadino, facendolo in chiaro o sott’acqua, segnalando inefficienze e presunti errori amministrativi. Forse il sindaco non aveva chiarito prima del voto le sue intenzioni? Lo abbiamo chiesto a lui, Alfonso Golia, ponendo quattro domande.

Quando si è proposto come sindaco, poiché vive ad Aversa, lavora ad Aversa ed è stato consigliere comunale conosceva le difficoltà e le problematiche vecchie e incancrenite in cui versa questa città, è andato a chiedere il voto per avere un posto a sedere nella stanza dei bottoni o con la precisa idea di poter cambiare la città? “Ovviamente, conoscevamo i problemi che denunciavamo dai banchi dell’opposizione ma non immaginavamo la gravità di alcune questioni lasciate in sospeso per anni. Nella fase iniziale del mandato abbiamo pagato questo scotto, ad esempio, su due temi fondamentali: passaggio di cantiere dell’igiene urbana (che abbiamo risolto anche se il coronavirus ha bloccato la firma) e la gara per le strisce blu”.

Conoscendo i problemi aveva un’idea di come affrontarli per risolverli? “Lavorare tanto anche se ci vorrà del tempo e non siamo riusciti a dare quella scossa che volevamo alla città, poi tutto si è fermato per l’emergenza Coronavirus e la maggior parte della attività si sono concentrate su questo”.

Ha illustrato e condiviso le sue idee con i suoi sostenitori, mi riferisco in particolare ai sostenitori politici candidati consiglieri, quegli stessi che da quando occupa la poltrona di sindaco stanno cercando di farla tornare a casa, cosa che non viene detta da me ma che leggo su Pupia e in qualche chat di giornalisti cosiddetti bene informati. “Credo che tutti hanno letto il programma elettorale con cui ci siamo presentati alla città ed è quello che voglio applicare e realizzare senza nessun tipo di compromesso. Non credo comunque alle voci che vogliono consiglieri di maggioranza lavorare per la sfiducia e la fine anticipata di questa esperienza amministrativa che deve dispiegare ancora le vele”.

Perché non comunica alla cittadinanza le sue idee, relativamente alla soluzione dei problemi atavici, così che tutti sappiano dove è finito quell’amore per Aversa che avevano tutti i candidati consiglieri, amore espresso anche con i nomi delle liste che hanno presentato come ‘Aversa nel cuore’, ‘Io amo Aversa’ e così via? Almeno si conoscerebbe la verità su queste persone che comunque vadano le cose si riproporranno agli elettori per, probabilmente, avere onore personale, diciamo così. “Le posso dire che non mi limiterò a comunicare alla cittadinanza le mie idee ma l’obiettivo è innescare processi di partecipazione al cambiamento della città. Sono aperto al confronto e al dialogo ma deve essere chiaro a tutti che l’unico nostro obiettivo è il bene della città e su questo non si fanno compromessi”.

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