Napoli, smantellato il gruppo camorristico “abbasc Miano”: 24 arresti

di Redazione

 I carabinieri del comando provinciale di Napoli e gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Napoli hanno eseguito 24 misure cautelari, emesse su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, a carico di altrettanti affiliati al gruppo camorristico denominato “abbasc Miano”, costola del clan “Lo Russo”, operante nei quartieri cittadini di Miano, Marianella, Piscinola e Don Guanella.

Agli arrestati sono contestati, a vario titolo, i reati di “associazione di tipo mafioso”, “traffico di stupefacenti”, “detenzione e porto abusivo di armi”, “estorsione” e “usura”. Gli investigatori hanno focalizzato l’attenzione sulle “giovani leve” del clan che, dopo gli arresti e i pentimenti di esponenti di vertice del clan Lo Russo, hanno assunto il controllo della zona.

Controllo garantito anche dai solidi legami con affiliati detenuti da cui, nonostante lo stato di detenzione, hanno continuato a ricevere consigli e direttive grazie ai contatti mantenuti dai familiari che hanno consentito ai reclusi di partecipare alla vita del clan impartendo direttive sulle attività illecite da compiere.

Gli ordini partivano dal carcere friulano di Tolmezzo, dal ras Salvatore Silvestri, detenuto in regime comune. Era un telefonino cellulare a legare boss e affiliati, un telefonino in possesso di Silvestri. Tra gli arrestati vi è Gianluca Derrico, ritenuto il reggente del gruppo. Misura cautelare anche per due donne che vantano parentele importanti: Mariarca Bosti, figlia del defunto Nunzio e nipote del più noto ras Patrizio, quest’ultimo braccio destro del boss Eduardo Contini. La donna è la moglie di un pezzo da novanta dei Lo Russo, Luciano Pompeo. L’altra donna arrestata per effetto dell’inchiesta coordinata dal pm antimafia Enrica Parascandalo è Maria Trambarulo, moglie di Salvatore Silvestri e nipote del ras Gennaro (in cella per usura ed estorsione). IN ALTO IL VIDEO

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