Aversa, strisce blu: opposizione chiede Consiglio ad hoc. Intanto, lo sperpero di denaro pubblico continua

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – La gara delle strisce blu con i suoi ritardi e il notevole dispendio di denaro diventa terreno di scontro politico. I consiglieri comunali di opposizione Alfonso Oliva, Roberto Romano, Gianluca Golia, Francesco Sagliocco, Francesco Di Palma e Luigi Dello Vicario chiedono un Consiglio comunale monotematico sull’argomento, la maggioranza riunisce tre commissioni consiliari in seduta comune (Ambiente, Affari Generali e Mobilità) dove, guarda caso, le stesse opposizioni sono assenti e scoppia la polemica.

«L’opposizione della nostra città si conferma vuota e demagogica, lontana dal voler affrontare i problemi della città, interessata soltanto a conquistare titoli sui mezzi di informazione» affermano in una nota i presidenti delle Commissioni Affari Generali, Ambiente e Mobilità del Comune normanno Eugenia D’Angelo, Elena Caterino e Domenico Menale che spiegano: «Nel pomeriggio di ieri le tre commissioni si sono riunite congiuntamente per analizzare con l’ausilio dei tre dirigenti competenti – la segretaria generale Anna Di Ronza, il comandante della Polizia Municipale Stefano Guarino e il dirigente dell’ufficio Affari Generali Giuseppe Nerone – le problematiche inerenti l’appalto della gestione della sosta regolamentata. Fatta eccezione per la consigliera Diana, i consiglieri di minoranza convocati, tra cui i consiglieri Gianluca Golia e Alfonso Oliva, erano tutti assenti. Assenti. E’ bene che i cittadini aversani ne siano consapevoli». «Di fronte alla loro rumorosa assenza nella riunione di commissione, – continua la nota – è davvero esilarante una richiesta di convocazione di consiglio comunale su questo tema. Ricordiamo che si tratta di una gara avviata dalle amministrazioni di centrodestra di cui facevano parte anche alcuni consiglieri dell’attuale minoranza, ormai giunta alla firma del contratto; essa è, quindi, fuori dalla competenza dell’attuale maggioranza politica».

In conclusione, una stoccata: «Deve essere ben chiaro che saremo felici di fare piena luce sulla gestione delle strisce blu ad Aversa negli ultimi cinque anni. Spese, ricavi, incassi ed eventuale danno erariale con accertamento delle responsabilità politiche ed amministrative. Noi non abbiamo nulla da temere tanto è vero che la richiesta dei dati per un’eventuale azione contabile è stata fatta in tempi non sospetti».

Che vi sia sperpero di denaro pubblico è innegabile. Lo dicono le stesse opposizioni che, nella loro richiesta di convocazione di Consiglio comunale rivolta al presidente del Civico consesso aversano, evidenziano come, inspiegabilmente, quando tutto era pronto la sottoscrizione del contratto con la Publiparking che si è aggiudicata la gara, tutto è saltato perché il contratto stesso sarebbe cambiato prevedendo il pagamento della Tosap che oggi anche la Cassazione (in una causa in cui era parte anche il Comune di Aversa) ha riconosciuta non applicabile alle strisce blu) a fronte di 44mila euro che è il comune a dare mensilmente al concessionario attuale del servizio. Insomma, l’Ente normanno è l’unico a rimetterci in Italia nel servizio di sosta regolamentata che, oggi, regolamentata non è, tenuto conto anche delle decine e decine di parcheggiatori abusivi.

In relazione alla vicenda delle strisce blu da evidenziare che la Publiparking, ad inizio mese di febbraio, ha inviato al Comune di Aversa una diffida ad adempiere con la sottoscrizione del contratto e, in mancanza, a risarcire un danno precontrattuale di circa 800mila euro per spese che la stessa Publiparking ha sostenuto per poter onorare il contratto nei termini acquistando, ad esempio, oltre 100 parcometri nuovi di zecca. Così come il capitolato di gara prevedeva.

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