Napoli, bus turistici: è scontro su Ztl e tassa d’ingresso

di Redazione

Napoli – E’ oramai muro contro muro tra gli operatori della filiera turistica, riuniti da dicembre in un comitato e il Comune di Napoli. Oggetto del contenere la nuova Ztl per i bus da turismo e la tassa di accesso alla città (600 euro al giorno, la più alta d’Europa). Una situazione denunciata dai componenti del comitato all’indomani dell’ennesimo incontro con l’assessore al ramo, Enrico Panini, dal quale non sono scaturiti elementi di ottimismo. “Napoli, rischierebbe di ritornare il punto di partenza e non di arrivo – sostiene Gennaro Lametta, del Comitato Difesa del Turismo – crocieristi e gruppi che arrivano a Capodichino potrebbero , a causa di questo insensato provvedimento, essere dirottati verso altre mete turistiche  della nostra meravigliosa Campania Felix e Napoli ritornare ad essere oggetto dei luoghi comuni del terrorismo mediatico che avevamo quasi sconfitto”.

IL COMUNICATO DEL COMITATO – Dopo anni di crescita esponenziale del turismo a Napoli grazie anche all’amministrazione e allo sforzo di tutti gli operatori della filiera turistica che hanno consentito l’ingresso della città Partenopea nel gota delle città d’arte più visitate europee, l’amministrazione comunale con una delibera di consiglio del marzo scorso istituisce delle linee guida per la chiusura della città ai bus da turismo dai 10 posti in su. A Dicembre ecco la sorpresa, il regalo natalizio per i turisti in arrivo a Napoli: una chiusura totale ai bus Turistici in arrivo in città.  Un fulmine a ciel sereno perché gli operatori di tutto il comparto turistico non erano mai stati invitati ai tavoli di concertazione cosi come previsto dalla legge sul Procedimento amministrativo per cui, ignari, si sono visti bloccare i bus a Via Brin, poche centinaia di metri dall’uscita di via marina, e i turisti obbligati a proseguire a piedi o con la famosa linea R2 di Anm. 

Si può immaginare la tragedia, persone che magari venivano da paesi in cui non esiste nemmeno il servizio di linea, catapultati nella realtà dell’inefficienza dei trasporti pubblici napoletani di cui ne avevano sentire parlare più volte , in molti , da testimonianze raccolte, pensavano di aver sbagliato periodo e che come per magia erano arrivati a Napoli piuttosto che a Natale, nel periodo di carnevale e che  Pulcinella  ignorante furbo e burlone , gli avesse fatto uno scherzo.  Purtroppo, ahinoi nulla di più vero. La risposta non è tardata ad arrivare, le disdette sono arrivate numerose, provocando un danno patrimoniale irreversibile per tutta la filiera turistica e in particolare per agenzie di viaggi, vettori, guide ristoranti e strutture alberghiere. Nella maggior parte dei casi, le disdette sono arrivate per i ristoranti all’interno della Ztl per i quali non vi è stata nessuna deroga e per le strutture alberghiere fuori dalla zona a traffico limitato anch’esse non beneficiarie di deroghe, di riflesso le disdette come un effetto domino sono ricadute su vettori e guide che non hanno potuto svolgere il loro lavoro. 

Tutto sommato, tale provvedimento, supportato dal pericolo di congestionare oltremodo il traffico cittadino poteva avere le sue valide motivazioni se non fosse per il fatto che: – è risultato inutile per l’incidenza su traffico, che non è diminuito, e che ha messo a rischio la sicurezza dei turisti costretti a fare gimcane tra veicoli parcheggiati selvaggiamente. Beh, Natale sta per finire si è pensato e, tutto tornerà alla normalità anche perché il picco della presenza degli autobus, provenienti da altre città come negli anni precedenti era circoscritto al solo sabato e domenica per cui durante la settimana non si ravvisavano tali situazioni di emergenza se ci fosse stato un adeguato controllo del territorio. Natale è passato ma certo la befana non poteva non fare la sua parte e dal suo sacco, al volo, ha lanciato il suo regalo ai turisti e agli imprenditori che avevano fatto il conto senza l’oste, pardon, senza la befana, è comparsa una disposizione dirigenziale che prolungava il periodo di interdizione di un ulteriore mese, anche se non ce fossero più i motivi. 

Nel frattempo, tutte le categorie interessate hanno iniziato a chiedere spiegazioni all’amministrazione e ai responsabili dei provvedimenti costituendo un apposito comitato degli attori della filiera turistica, dagli incontri emergeva la volontà dell’amministrazione di rendere questa limitazione ai bus turistici definitiva. A dire il vero tutti gli operatori hanno accettato l’idea di una regolamentazione che tutela il patrimonio artistico e la vivibilità della città stessa, anzi sono stati gli stessi operatori a richiederla evidenziando che era necessario conoscere in anticipo i punti di salita e discesa passeggeri. Tutto sembrava filare per il meglio quando Pulcinella in groppa alla befana ricompare,  e dà il colpo di grazia: udite udite (proclamava) per entrare a Napoli è stata istituita una nuova gabella; poteva anche starci a detta di tutti gli operatori, ma il buon Pulcinella aveva omesso di dire che sarebbe risultata la tariffa più esosa d’’Europa; arrivata in un attimo la notizia al porto una nave battezzata Napoli che stava per attraccare ha ben pensato di invertire la rotta e dirigersi verso altri lidi. Forse questo può sembrare un racconto da fantascienza invece no purtroppo è la cruda verità quella nave chiamata amministrazione comunale che tanto ha fatto per la città, oggi con questi provvedimenti sta mettendo a rischio la nostra risorsa, forse la principale, il Turismo. IN ALTO IL VIDEO

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