Casal di Principe, addio a Iolanda Di Tella: la mamma di Don Diana

di Redazione

Aveva compiuto 86 anni il giorno prima. Poi, nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, la signora Iolanda Di Tella, mamma di don Giuseppe Diana, è deceduta nella sua casa di Casal di Principe. Da mesi era costretta a letto per via di alcuni acciacchi. Poi le sue condizioni si sono aggravate fino a lasciare la vita terrena per raggiungere il marito Gennaro, deceduto nel 2011, e il figlio don Peppino, ucciso all’età di 36 anni il 19 marzo 1994, nel giorno del suo onomastico, all’interno della sagrestia della chiesa di San Nicola, per mano della camorra.

Restano i fratelli del sacerdote, Emilio e Marisa (oggi assessore comunale), i quali, come la madre e il padre, hanno sempre alimentato la memoria e il messaggio di coraggio lanciato da don Peppe, che si ribellò alla camorra quando nessuno lo faceva, appellandosi anche alla comunità casalese con lo scritto “Per amore del mio popolo non tacerò”, affinché dicesse finalmente “no” alla prepotenza dei clan. Le esequie di mamma Iolanda sono state celebrate dal vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, domenica pomeriggio alla presenza di autorità civili, fra cui il sindaco Renato Natale, che nel 1994, quando fu ucciso don Diana, era primo cittadino, e numerosi gruppi di scout e attivisti di Libera e del Comitato Don Diana.

“Mamma Jolanda ha finalmente riabbracciato il figlio, don Peppe Diana. Lo ha raggiunto oggi, lasciando questa terra, e lasciando noi orfani del suo coraggio, della sua testimonianza di vita, del suo costante ricordo del caro figlio ucciso dalla camorra. – ha scritto il sindaco Natale in un post su Fb – Migliaia di giovani sono passati per la sua casa, in corso Garibaldi, a Casal di Principe, giovani provenienti da tutta Italia; i suoi scouts, e non solo, tanti giovani che oggi saranno privi del suo sguardo amorevole e del suo raccontare, nella lingua dei nostri avi, la sua storia di amore per il figlio. La voglio ricordare anche io, come in tanti in queste ore, mentre espone un foglio con sopra scritto semplicemente grazie, grazie alle migliaia di persone che sfilavano sotto il suo balcone, in uno degli anniversari della morte del figlio. Ma lo faccio per dire grazie noi a Lei, per averci dato un esempio di dignità e di amore”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico