Anziana trovata morta in casa, il nipote confessa: “Ho ucciso io la nonna”

di Redazione

Svolta nelle indagini sulla morte di una donna di 88 anni, Rosa Santucci, originaria di Macerata Feltria (Pesaro-Urbino), trovata morta ieri, con una profonda ferita alla testa, nella sua villetta bifamiliare in una zona collinare di Riccione, sulla riviera romagnola, in via Chieti 12. Ad ucciderla è stato il nipote, Alessio Berilli, 42 anni, con cui viveva.

L’uomo, che avrebbe problemi psichici (sembra fosse già in carico all’igiene mentale, ndr.), assistito dal suo avvocato difensore, ha confessato al pm Luca Bertuzzi che durante un litigio avrebbe aggredito la nonna infilandole un dito in un occhio; poi l’anziana sarebbe caduta a terra riportando un trauma cranico fatale. Il nipote, che ora si trova detenuto in ospedale, nel reparto di Psichiatria, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario aggravato.

Era stato proprio il 42enne ieri mattina a dare l’allarme, correndo da una vicina di casa che allertava il 118 e i carabinieri. Agli investigatori aveva poi raccontato che, mentre stava scherzando con la nonna, questa si era improvvisamente accasciata cadendo a terra. Una prima ispezione sulla salma aveva rilevato sul corpo dell’anziana una profonda lesione sopra l’occhio. Sul luogo del ritrovamento del cadavere non c’erano né armi né oggetti contundenti, ma la scena era compatibile con una morte ad opera di terzi.

“In questo momento di profonda tristezza, il mio primo pensiero è stato per la famiglia che ha persona una persona tanto cara in circostanze così tragiche”, aveva commentato la sindaca Renata Tosi, continuando: “Porgo le mie condoglianze e quelle dell’amministrazione comunale di Riccione a chi in queste ore sta affrontando la perdita di una persona cara sapendo che solo il tempo potrà dare risposte e sollievo. Sono convinta che tutta la comunità cittadina, tutti i riccionesi, si stringeranno intorno a questa famiglia, reagendo al meglio, col miglior spirito di comunanza, di solidarietà e pietas cristiana che noi tutti sappiamo dimostrare nei momenti importanti. Un ringraziamento va all’Arma dei Carabinieri”.

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