Inquinamento e abusivismo in Irpinia: carabinieri forestali in azione

di Redazione

Prosegue l’azione dei carabinieri del gruppo forestale di Avellino, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio predisposti dal comando provinciale irpino, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

I carabinieri della stazione forestale di Summonte hanno deferito alla Procura della Repubblica di Avellino due imprenditori ritenuti responsabili della gestione illecita di materiale di risulta. All’esito di un controllo effettuato ad Ospedaletto d’Alpinolo i militari rinvenivano nel cassone di un autocarro circa 80 quintali di materiale riferibile a rifiuti prodotti da demolizione edile. Dalle successive verifiche emergeva che tale materiale era riconducibile ad un cantiere di Summonte. E poiché non risultava alcuna documentazione idonea a giustificare il trasporto dei rifiuti e poiché la ditta non risultava iscritta all’albo dei gestori ambientali, oltre al deferimento in stato di libertà è scattato il sequestro dell’autocarro.

I carabinieri della stazione forestale di Sant’Angelo dei Lombardi hanno deferito alla Procura della Repubblica di Avellino quattro persone ritenute responsabili, a vario titolo, di violazioni in materia edilizia e attività di gestione di rifiuti non autorizzata. Nello specifico, a seguito di accertamenti effettuati nell’Area Pip di Rocca San Felice, si appurava che del materiale da anni abbandonato nell’area di cantiere (costituito da terre e rocce da scavo miste a rifiuti provenienti da operazioni di demolizione edili nonché blocchi di cemento con tondini in ferro e pezzi di asfalto provenienti dalla scarificazione del manto stradale) per un quantitativo di circa 450 metri cubi, era stato trasportato in altra località dello stesso comune ed utilizzato per la realizzazione di un piazzale di circa 400 metri quadrati, in assenza delle previste autorizzazioni.

Due persone di Andretta, all’esito delle verifiche eseguite unitamente a personale dell’Ufficio Tecnico Comunale, sono ritenute responsabili della realizzazione di manufatti in assenza di titoli autorizzativi. I carabinieri della stazione forestale di Avellino hanno deferito alla locale Procura della Repubblica la proprietaria di un’area su cui sono state realizzate le opere urbanistico edilizie. Nello specifico, all’esito delle verifiche è stato accertato che in un fondo ubicato in località Bellizzi del comune di Avellino erano stati realizzati muri in cemento armato aventi altezza variabile da due a quattro metri e mezzo, atti a contenere materiale di riporto. Per tale materiale venivano forniti ai militari documenti giustificativi comprovanti la relativa provenienza, mentre non veniva fornita alcuna documentazione giustificativa in merito alle predette opere edilizie.

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