Aversa, strisce pedonali “consumate” o assenti: un problema da risolvere

di Antonio Arduino

Aversa – Semafori, attraversamenti pedonali e segnaletica verticale che li indica sono strumenti per garantire l’incolumità dei pedoni. Considerando che, ad eccezione di quelli presenti agli incroci della cosiddetta “Variante”, all’interno della città i semafori non esistono, gli unici mezzi posti a difesa del pedone sono gli attraversamenti pedonali, ovvero le strisce, e la segnaletica verticale.

Così ogni qualvolta l’automobilista vede il segnale verticale di attraversamento pedonale dovrebbe aspettarsi di trovare anche le strisce e dare la precedenza ai pedoni. Solo in tal modo si può attraversare una strada in sicurezza, specie se trafficata come via Salvo d’Acquisto, nel punto in cui è presente l’istituto comprensivo “Antonio De Curtis”. Lì, anche se la segnaletica verticale manca, gli automobilisti provenienti da via Costantinopoli non possono non vedere le strisce pedonali, essendo state tracciate su sfondo rosso, e per i pedoni non c’è alcun pericolo. Diverso è se devono attraversare la strada nel tratto compreso fra via Riverso e via Ligabue. Su quel tratto il segnale verticale di attraversamento pedonale c’è ma mancano le strisce che sono state consumate dal tempo e non sono più visibili, così che l’attraversamento diventa pericoloso.

Un problema da risolvere non solo in quel punto di via Salvo D’Acquisto ma in tantissime strade della città dove mancano completamente le strisce pedonali o, come accade all’incrocio fra via Raffaello e via Di Jasi, sono state tracciate in maniera incompleta.

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