Sant’Arpino, ricostruito il timpano campanaro della chiesa di San Francesco

di Livia Fattore

Il timpano campanaro della chiesa di San Francesco di Paola, ritorna al suo antico splendore. La facciata della chiesa madre del cimitero di Sant’Arpino riprende la sua vecchia fisionomia. Dopo quasi tre anni, infatti, sono terminati i lavori di rifacimento del timpano posto sulla destra della facciata, danneggiata a seguito della tromba d’aria del 7 ottobre 2016, che investì una parte della cittadina atellana.

“Non è stato facile. Non è stato semplice sanare questa ferita.  Con le dovute autorizzazioni della sovrintendenza ai beni culturali, nonostante le solite lentezze della burocrazia italiana, nonostante le mille emergenze della macchina comunale, – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Dell’Aversana – con la forza dell’amore per le nostre radici, con la tenacia e la passione siamo riusciti a terminare il lavoro”. “Ad alcuni – continua – potrà sembrare banale questo lavoro, i soliti ‘sapientoni’ definiranno tutto questo come ordinaria amministrazione. Non è vero. Nelle condizioni in cui operiamo, con la scarsità di mezzi e di uomini, queste sono opere titaniche. Tre anni dal crollo, sono la prova provata delle difficoltà incontrate. Tre anni, in queste terre in queste zone, nei nostri comuni sono pochi per un lavoro pubblico. Questo sfregio al nostro monumento poteva rimanere in eterno. Solo la nostra tenacia ha consentito di sanare questa ferita alla chiesa”.

“Nelle condizioni in cui operiamo – ha concluso – non esiste l’ordinario. Tutto è straordinario. Tutto richiede fatica immensa degli amministratori e dei dipendenti. Per questo voglio ringraziare la ditta Francesco Cicatiello per la professionalità nel lavoro e il tecnico comunale Vito Buonomo per l’impegno profuso. Vado orgoglioso di questo lavoro. Contento di avere la coscienza a posto. Io e tutta la mia squadra di assessori e consiglieri. La tromba d’aria del 2016 è stata la prima di una miriade di emergenze che abbiamo dovuto affrontare. Ed ogni emergenza porta dentro un’altra emergenza. Chi non amministra non potrà mai capire quanta fatica costa”.

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