Rapine e furti in abitazione, i poliziotti di Caserta e Roma smantellano banda di nomadi

di Redazione

Nella mattinata del 13 settembre, gli agenti delle Squadra mobili di Caserta e di Roma hanno eseguito, nella Capitale, il fermo di indiziato di delitto, per furto aggravato in abitazione, commesso a Palestrina, in località Carchitti, a carico di K.L., 48 anni, D.R., 21 anni, A.S., 32 anni; e denunciato gli stessi per possesso di arnesi atti allo scasso,  ricettazione di targhe di autovettura risultate compendio di furto e resistenza a pubblico ufficiale.

Denunciati anche, solo per il reato di ricettazione, D.T., 32 anni, e D.D., di 26, quest’ultimo poi tratto in arresto perché destinatario di ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva, emesso il 4 giugno 2018 dalla Procura per i Minorenni di Napoli, dovendo espiare la pena di tre anni, sette mesi e quattordici giorni di reclusione.

Nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e contrasto dei reati contro il patrimonio, in particolare furti in abitazione, personale di questo ufficio agganciava l’autovettura in uso ai soggetti sopra citati, tutti di etnia rom e con precedenti specifici. Nella giornata del 13 settembre, acquisita notizia di un furto in abitazione commesso a Palestrina, rintracciata l’autovettura sospetta, gli agenti procedevano al controllo degli occupanti di una Audi A4, con successiva perquisizione dell’abitazione a loro in uso, sita in zona Borghesiana. Venivano trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, di oggetti preziosi (per un valore di circa 30mila euro) e denaro (2.400 euro), risultati compendio del furto avvenuto poco prima a Palestrina.

Acquisita la denuncia della vittima del reato, la quale riconosceva i preziosi trafugati e confermava l’ammanco di 2.400 euro, oltre alla testimonianza di una vicina di casa residente nel luogo teatro del furto, la quale aveva visto allontanarsi l’Audi A4 bianca a grande velocità, si procedeva al fermo dei malviventi e alle denunce in stato di libertà. Nella disponibilità dei malfattori, tutti residenti in un campo nomadi del napoletano, oltre all’Audi A4 di colore bianco, con targhe rubate, veniva rinvenuta, all’interno del cortile dell’abitazione a loro in uso, una Bmw Serie Uno di colore blu, la quale, da accertamenti esperiti, era stata utilizzata per perpetrare furti in appartamento con utilizzo improprio di sirena bitonale in dotazione alle forze dell’ordine, fatto effettivamente riscontrato. Entrambe le autovetture venivano poste in sequestro.

A seguito di perquisizione domiciliare veniva rinvenuta una pistola giocattolo, probabilmente anch’essa provento di furto, che è stata sottoposta a sequestro. Il pm della Procura di Roma chiedeva ed otteneva la convalida del fermo dei tre indagati, per i quali, considerati i numerosi precedenti penali e di polizia, è stata confermata anche la permanenza in carcere.

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