Universiadi ad Aversa, Olga Diana: “Un’altra buona occasione sprecata”

di Redazione

Negativo il giudizio di Olga Diana, neoeletta al Consiglio comunale di Aversa, tra le file del gruppo di opposizione della Lega, sulle Universiadi tenutesi ad Aversa nella prima metà di luglio. “Le Universiadi ad Aversa – sostiene Diana – potevano essere una meravigliosa occasione per fare pubblicità alla nostra città, come accaduto a Napoli. E invece si sono rivelate un flop per organizzazione e promozione turistica, senza parlare del fallimento dei previsti lavori di ristrutturazione della struttura sportiva che ha ospitato le gare: il palazzetto dello sport, per il quale erano stati stanziati appositi fondi, anche cospicui”.

“I principali problemi – critica la consigliera – e le maggiori figuracce per la nostra Aversa, infatti, sono proprio legati alla struttura ospitante. L’aria condizionata non funzionava e il giorno dell’apertura dei giochi addirittura si sono registrati svenimenti causati dal caldo asfissiante ed insopportabile. Nei giorni successivi si è cercato di porre rimedio in maniera molto approssimativa ma senza successo, tant’è che all’interno del palazzetto ha continuato ad esserci un caldo insostenibile per tutta la durata delle Universiadi con notevoli disagi per i pochi coraggiosi che andavano ad assistere alle partite.  E pensare che erano stati stanziati fondi per il rifacimento dell’impianto di climatizzazione. La voce è subito corsa tra il potenziale pubblico e così solo pochi temerari hanno sfidato il caldo per assistere agli incontri di basket”.

“Ma i problemi – continua l’esponente leghista – non si sono limitati al funzionamento dell’aria condizionata. Il palazzetto, chiuso l’anno scorso per lavori, tant’è che le due squadre di serie A di volley hanno dovuto rinunciare a partecipare al campionato non sapendo dove giocare, avrebbe dovuto essere oggetto di profondi lavori di ristrutturazione. Dovevano rialzare il tetto, realizzare il parcheggio, installare un nuovo impianto audio, acquistare un nuovo tabellone, rifare le gradinate. Non è stato fatto nulla di tutto ciò, solo una passata di vernice qua e là. L’impianto audio non è stato installato, i tabelloni sono stati affittati e già restituiti cosi come altre attrezzature. Insomma, a fronte di un completo e radicale restauro, il palazzetto ha avuto solo un intervento di facciata. Addirittura, nel giorno d’esordio c’erano infiltrazioni d’acqua dal tetto. Un problema annoso, a sentire gli assidui frequentatori della struttura sportiva”.

“Anche le operazioni di pulizia e manutenzione dello scarso verde circostante il palazzetto – prosegue Diana – sono state effettuate negli ultimi giorni a disposizione. Il sindaco in persona, con alcuni volontari, ha provveduto a ripulire i luoghi. Una classica operazione di facciata. A completare l’opera il blackout finale con il ricorso ad un generatore per fornire l’energia elettrica necessaria. Tanti soldi stanziati, ma il palazzetto è rimasto quello di prima con le solite problematiche e, in più, non ci sono nemmeno più squadre di volley ad Aversa. Hanno rinunciato”. Secondo la consigliera, pessimo il risultato anche dal punto di vista organizzativo e promozionale: “Il 6 luglio – incalza Diana – il palazzetto si è riempito, era sabato e giocava la formazione di basket degli Usa, grande squadra. E’ venuta gente da tutto il mondo, di ogni nazionalità. C’erano tifosi americani, canadesi, finlandesi, ucraini. Una bellissima atmosfera, nonostante l’aria condizionata non funzionasse. Si sarebbe potuto sfruttare l’occasione per promuovere i nostri prodotti d’eccellenza: mozzarella, vino, polacca. E invece non è stato fatto nulla, gli americani sono andati a mangiare all’Eurospin”.

“Eppure, – conclude Diana – pare siano state coinvolte dall’amministrazione comunale tutte le associazioni cittadine che avrebbero dovuto organizzare una serie di attività per accogliere i visitatori e promuovere il territorio. Delle visitate guidate non si hanno notizie, solo per pochi intimi. Quello che resta è il fragoroso flop di un convegno annunciato e mai realizzato. Di tutte queste associazioni non mi sono accorta, a parte la Protezione Civile e Aversa Turismo io non ho visto nulla. I soliti proclami, le solite grancasse e di fatti zero”.

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